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Gli interventi di Inacio Pià, Bortolo Mutti, Gaetano Imparato, Pierpaolo Matrone e Mimmo Carratelli a Radio Punto Zero

INACIO PIA’, ex attaccante di Napoli e Atalanta: “Lavezzi è stato un calciatore fantastico, un ragazzo eccezionale, sicuramente sente la mancanza di Napoli perché è impossibile provare altrove le emozioni e il calore della piazza partenopea. A Bergamo sono cresciuto e ho costruito una famiglia mentre a Napoli, da calciatore, ho trascorso gli anni più belli della mia carriera. Sarà una partita delicata, l’Atalanta viaggia con un entusiasmo devastante che non si respirava da tanti anni. Il merito va dato all’allenatore, ricordo benissimo quando, dopo le prime partite, Gasperini era stato messo in discussione. Lui, invece, ha avuto la forza e il coraggio di far giocare ragazzi che lo scorso anno facevano addirittura fatica a militare in Serie B. Da attaccante sabato punterei ancora su Mertens, per come gioca può veramente far male all’Atalanta. Pavoletti è un ottimo attaccante ma deve ancora calarsi nella mentalità tattica del Napoli mentre Milik ha ancora bisogno di tempo. Conti al Napoli? Sta facendo veramente bene, ha tanta gamba e sta segnando con continuità, bisognerebbe solo capire in quale modulo potrebbe far meglio. L’uscita di De Laurentiis è stata fuori luogo e tempo, il Napoli sta facendo un campionato straordinario, ci può stare perdere a Madrid. Giocare al San Paolo non è mai facile per nessuno e sono certo che, il 7 marzo, non lo sarà neppure per Cristiano Ronaldo, il fenomeno del momento. Personalmente credo alla qualificazione”.

BORTOLO MUTTI, ex allenatore di Napoli e Atalanta: “Napoli e Atalanta stanno attraversando un ottimo momento di forma e giocano un bel calcio. La squadra di Gasperini è propositiva ed aggressiva con ragazzi giovani molto motivati, l’unico che non partecipa al gioco in fase passiva è Petagna che, però, è un riferimento offensivo importante perché ogni azione pericolosa parte da lui. Conti mi sta sorprendo in maniera incredibile, ha una facilità di corsa notevole, attacca sempre, sta segnando tanti gol ma è anche bravo in difesa. Gioca da veterano, sembra sia in Serie A da vent’anni. L’importante, però, sarà confermarsi negli anni. Grassi è un ottimo giocatore, l’infortunio ha influenzato la sua crescita e non è stato facile, per lui, giovanissimo, integrarsi in una squadra forte come il Napoli. Oggi, però, mi chiedo come mai non riesca a trovare spazio. Kessié? Certe valutazioni sono eccessive ma il ragazzo è davvero forte anche se ultimamente è un po’ in calo. Se andrà in una grande squadra potrà dare tanto sia fisicamente che qualitativamente. Gabbiadini aveva bisogno di cambiare aria e di trovare nuove motivazioni, a Napoli è sempre stato messo in discussione ed ha avuto tanti problemi tattici perché non è un esterno né una prima punta classica. Per far crescere il settore giovanile c’è da fare investimenti e lavorare molto sul territorio, proprio come l’Atalanta. Spesso di guarda all’estero mentre, di solito, i migliori talenti sono a due passi da casa. La Campania è un territorio florido dove è possibile trovare i ragazzi più talentuosi e creativi”.

GAETANO IMPARATO, giornalista de La Gazzetta dello Sport: “Apprezzo tantissimo la struttura societaria snella del Napoli, nonostante dettagli che potrebbero essere migliorati, come la comunicazione. Stadio? La questione è differenza rispetto a Roma ma quando ci si imbatte nei veti delle leggi e delle norme diventa tutto più difficile. Basterebbe un po’ di buona volontà da parte di tutti perché il San Paolo resta un grandissimo stadio. Il Porto è un’ottima squadra ma la Juventus ha dato dimostrazione di una grande prova di forza. Allegri non ha sbagliato una mossa, dall’esclusione di Bonucci alle sostituzioni. Certo, tutto è stato più facile dopo l’espulsione di Telles che ha fatto due falli da oratorio. La Roma è forte, ha un’ottima squadra, un bravo allenatore ed è per questo che sta pensando seriamente alla vittoria dell’Europa League, pur avendo come obiettivo principale quello del secondo posto”.

PIERPAOLO MATRONE, giornalista di Tuttomercatoweb: “Col Valencia il Real Madrid ha completamente sbagliato l’approccio alla partita subendo subito due gol. La mossa Marcelo molto avanzato s’è rivelata sbagliata perché proprio su quella fascia la squadra di Zidane ha sofferto tanto. Varane, tra gli altri, ha giocato malissimo e s’è anche infortunato e, dunque, salterà il ritorno di Champions. Casemiro, invece, ha avuto altre due volte la chance di segnare un super gol ma ha sbagliato la mira. Anche Kroos è stato deludente, sembrava un fantasma, ha giocato pochissimi palloni proprio come James. E’ stata l’ennesima conferma che il Real Madrid non è affatto una squadra imbattibile ma il 7 marzo il Napoli dovrà ridurre al massimo gli errori in fase difensiva. Zaza? E’ stato il migliore in campo ed ha ricevuto anche gli elogi di Zidane”.

MIMMO CARRATELLI, giornalista: “Non so se giocare così tante partite ravvicinate potrà essere un vantaggio oppure uno svantaggio per il Napoli, servirà la giusta concentrazione e condizione fisica. L’Atalanta sta andando benissimo e Gomez è in grande forma: dribbla anche l’erba. Spero di vedere presto all’opera Rog, ha una forza fisica impressionante. Sono anche curioso di capire come giocherà Koulibaly che sta soffrendo il “mal d’Africa”. Hamsik è un fuoriclasse, ho capito subito che aveva le caratteristiche del campione. Fateci caso: quando sta in forma gira tutta la squadra. Probabilmente il Napoli batterà il Real Madrid al San Paolo ma la qualificazione sarà spagnola, magari finirà 2 a 1. Forse la partita più importante sarà quella contro la Roma per il secondo posto. Stadi chiusi? In Italia non si affrontano i problemi, si evitano. Per fortuna a Madrid i tifosi del Napoli hanno dato spettacolo sia in città che sugli spalti. Non è mai facile, da queste parti, costruire un settore giovanile florido. Quello della “scugnizzeria” è un progetto affascinante ma servirebbero tante cose. Una volta Ferlaino pensò di crearlo a Marianella ma non ci riuscì. Ci vorrebbero campi, investimenti e, soprattutto, grandi maestri. Dato che ci sono così tante difficoltà sarebbe meglio non fare certe promesse. Stadio? Probabilmente a Roma ci riusciranno mentre a Napoli resterà un eterno problema. Sarebbe difficile, per motivi logistici, trovare un posto diverso da Fuorigrotta. Il calcio è cambiato ma se le cose vanno bene servirebbero sempre 70mila posti per i tifosi e non i 20mila auspicati da De Laurentiis”.

Fonte: Radio Punto Zero

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