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Gli interventi di Riccardo Cucchi, Mimmo Malfitano, Leandro Del Gaudio e Marco Capparella a Radio Punto Zero

RICCARDO CUCCHI, storico radiocronista Rai: “Non posso che emozionarmi nel parlare ancora di Maradona e del San Paolo. Ho avuto la fortuna di vedere dal vivo Diego correre su un campo verde, un’emozione simile sarà irripetibile da rivivere. Maradona non è paragonabile a nessuno. Quest’anno il Napoli è la squadra che mi ha divertito di più, Sarri lo conoscevo già ma col materiale umano che ha a disposizione s’esprime ancor meglio la sua grande capacità di far giocare in modo stupendo i suoi ragazzi. In vista del ritorno col Real Madrid il San Paolo sarà davvero un numero dodici, se c’è uno stadio in grado di fare qualcosa che tutti vorrebbero fare è proprio il San Paolo. Quello tra De Laurentiis e Sarri è un semplice dissidio superficiale, il patron apprezza il tecnico, lo ha scelto due anni fa con grande coraggio. Non è la prima volta che De Laurentiis, al quale i napoletani dovrebbero essere sempre grati, parla e dice tante cose, ma è legittimato nel farlo essendo il presidente, ma in Sarri ha trovato un bell’interlocutore perché il toscano ha un carattere molto forte. Queste polemiche possono essere da stimolo alla squadra e possono anche far bene all’ambiente a patto che i tifosi possano viverle con la solita ironia senza schierarsi da una parte o dall’altra”.

MIMMO MALFITANO, giornalista de La Gazzetta dello Sport: “Dobbiamo augurarci che De Laurentiis capisca una volta per tutte che le parole migliori sono quelle che non si pronunciano. Voglio fare un elogio alla squadra, in questo momento è la parte più sana di questo Napoli. Un gruppo che, nonostante le diatribe, riesce comunque ad estraniarsi da tutto e da tutti e continua a vincere. Sullo stop di Madrid ci sono state troppe chiacchiere inutili, bisogna considerare la forza degli avversari e l’inesperienza di alcuni azzurri. Il risultato di 3 a 1 resta positivo, il Napoli ha saputo limitare i danni contro i campioni di tutto. Noi napoletani abbiamo una pessima abitudine: non ci sappiamo misurare. Dal giorno del sorteggio in Champions League a metà febbraio non abbiamo fatto altro che parlare di questa partita generando un ottimismo oltre le regole e il buon senso. Siamo arrivati a Madrid con l’idea che il Napoli dovesse affrontare una squadra di Lega Pro. Alla gente è stato trasmesso un sentimento che non esiste. Era impensabile credere ad una vittoria, la delusione di tutti nasce nel momento in cui arriva una sconfitta. Se ho capito qualcosa di Sarri, allora contro la Juve, la Roma e il Real Madrid giocherà la stessa squadra, ovvero quella che lui riterrà la migliore. Qualche cambio potrebbe esserci sabato sera contro l’Atalanta, magari Milik oppure, finalmente, Rog, l’oggetto del desiderio del presidente che scatenato la sua ira a Madrid. Probabilmente Sarri non è ancora entrato nella gestione del grande club, forse è ancorato a principi provinciali che andrebbero rivisti”.

LEANDRO DEL GAUDIO, giornalista de Il Mattino: “Mi emoziono ancora con i colori, certe etichette vanno salvate, dunque vorrei rivedere la maglia azzurra. Il risultato conta e siamo tutti d’accordo, ma anche il bel gioco deve essere una priorità e fa galvanizzare i tifosi. Quando vedo giocare la Juve e la Roma non provo le stesse emozioni che mi regala il Napoli. Nel mondo del calcio certi contratti lasciano il tempo che trovano, De Laurentiis è un padrone ma ha fatto bene a scegliere Sarri come allenatore. Ovviamente so bene che parlare da “tifosi” è facile, ma nella personale diatriba mi schiero dalla parte del presidente. L’unico limite di Sarri è che non riesce a leggere le partite. In panchina ci sono giocatori che altrove potrebbero essere titolari e ogni tanto andrebbero rischiati di più. Delle “riserve” apprezzo molto Giaccherini, mi piace la sua grinta, è un giocatore esperto e lo avrei schierato a Madrid, nel finale, al posto di Callejon. Anche Rog meriterebbe più spazio ma so bene che Hamsik, ad oggi, è un giocatore insostituibile. Obiettivi? Il secondo posto resta il “sogno” di quest’anno con la speranza che, in Europa, la squadra possa crescere anno dopo anno in mentalità ed esperienza”.

MARCO CAPPARELLA, ex attaccante del Napoli: “Ho salutato Sarri dopo Verona, l’ho affrontato spesso da avversario, è stato un piacere. Si merita tutti i risultati che sta ottenendo, ha fatto tanta gavetta ma è rimasto quello che è sempre stato, umile e con grande voglia di migliorarsi. Il Napoli ha gli esterni più forti d’Europa che farebbero gola a tanti club importanti. Lo stesso Giaccherini, pur non giocando tanto, ha qualità e tornerà utile. Real Madrid? Sono fiducioso in vista del ritorno anche se loro hanno talmente tanti campioni che possono metterti in difficoltà in qualsiasi momento. Servirà la classica partita perfetta ma nulla è scontato, tutto è ancora in gioco, speriamo che gli spagnoli facciano fatica proprio al San Paolo. Le esternazioni di De Laurentiis fanno parte del momento, della sconfitta a caldo. Il presidente non ha detto niente di che, il gruppo è compatto e lo si vede dai risultati. A Napoli s’alimenta sempre tutto ma bisogna voltare pagina smettendola con le chiacchiere da bar”.

Fonte: Radio Punto Zero

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