Il 20 febbraio 2007 Gonzalo debuttava in Europa con il Real Madrid. Quattro volte la sua Champions è finita agli ottavi, tre volte ad un passo dalla finale. Il feeling definitivo con la Champions non è ancora scattato, ma ora l’argentino ha tutto per decidere anche in Europa. Per portare la Juve in fondo ci vorrà il Pipita visto in campionato
Capelli lunghi, niente barba, fisico asciuttissimo. Il 20 febbraio di 10 anni fa saliva per la prima volta sul palcoscenico della Champions League un Gonzalo Higuain parecchio diverso. In lui c’era già qualcosa di speciale, altrimenti Fabio Capello non avrebbe dato una maglia da titolare a quel 19enne arrivato da poche settimane a Madrid in una partita così importante, l’andata degli ottavi di finale contro il Bayern Monaco, al fianco di Van Nistelrooy e Raul. Era l’inizio di una storia lunga un decennio e che ancora non ha avuto il suo lieto fine. La storia di Higuain in Champions League.
Quella sera al Santiago Bernabeu il giovane Pipita fu piuttosto anonimo. Nessuno di quei Galacticos – tra cui Casillas, che ritroverà domani a Oporto – riuscì a brillare, soprattutto in difesa: finì 3-2 per il Real, ma al ritorno in Baviera la squadra di Hitzfeld ribaltò la qualificazione vincendo 2-1. Il Madrid era fuori agli ottavi: un turno che per Gonzalo diventò maledetto. Le sue prime quattro Champions League, dal 2007 al 2010, s’interruppero sempre a quel punto. Contro Bayern, Roma (2008), Liverpool (2009) e Lione (2010), in 8 partite agli ottavi di finale, Gonzalo non riuscì a regalarsi neanche un gol. Mai una gioia in Europa quando si arrivava agli scontri diretti. E Real sempre eliminato.
La rotta poteva invertirsi nel 2011, con Mourinho alla guida della Casa Blanca. Dietro a Higuain, che si alternava con Benzema, dipingevano calcio Cristiano Ronaldo, Kakà e Di Maria. Riuscirono a portare il Real fino in semifinale, non oltre: si schiantarono sul Barça di Guardiola, 0-2 al Bernabeu e sogno della Decima rimandato. In quella stagione segnata dai problemi alla schiena Gonzalo realizzò 3 gol, nessuno però dopo i gironi. E il Madrid cambiava maledizione: ora l’incubo erano diventate le semifinali.
Tre volte di seguito l’argentino si è fermato a un passo dallo scontro finale: colpa del Barcellona nel 2011, del Bayern nel 2012, del Borussia Dortmund nel 2013. La musichetta non ha mai esaltato Gonzalo, che dentro i confini spagnoli ha vinto tutto. Nell’ultima stagione al Real segnò solo un gol in Champions. Il suo record di reti in un’edizione di Coppa è fermo a 4, segnate con il Napoli di Benitez, in quel girone incredibile con Arsenal e Dortmund: tutti a 12 punti e azzurri eliminati. E Pipita fuori dalla Champions in lacrime.
Dieci anni dopo, Higuain è un giocatore diverso, in questi ultimi due anni la miglior versione di se stesso. Torna in Europa da capocannoniere d’Italia, con 12 gol nelle ultime 10 gare, in formissima anche grazie a un modulo che lo esalta. Per il Pipita i gol in Champions quest’anno sono già 3 in 5 presenze: per eguagliare il record personale ne basta uno. Magari all’ex compagno Casillas, tre volte campione d’Europa ma mai con Gonzalo. Un titolo che il Pipita insegue da 10 anni, in una storia a cui manca ancora un lieto fine.
Fonte: SkySport