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Champions, Dani Alves scommette sulla Juve: “Possiamo arrivare in fondo”

TORINO – “La Juve può arrivare fino in fondo in Champions League, su questo non ci sono dubbi, ma è meglio dirlo a bassa voce perché a Torino sono molto superstiziosi – afferma al quotidiano spagnolo Abc l’esterno bianconero Dani Alves – Facciamo un passo alla volta. Ora affrontiamo il Porto di Casillas, dopo vedremo quello che succederà”. Il brasiliano che non ama frequentare i luoghi comuni torna quindi sul suo addio al Barcellona: “Amo essere amato, se non mi vogliono me ne vado. E andarmene gratis dal Barcellona fu un colpo di classe. I dirigenti con me furono falsi e ingrati, non ebbero rispetto. Chi dirige il Barça non sa come trattare i giocatori”.

Ce n’è anche per i media spagnoli e per Mourinho: “La stampa sportiva di Madrid e Barcellona fa giornalismo da bar, da social network. Sono interessati soltanto alla parte ‘morbosà e provano a generare odio. I miei problemi con Cristiano Ronaldo sono nati per colpa loro. Quanto al Real Madrid di Mourinho, non sapeva perdere e giocò sporco”. Infine, sui 33 titoli vinti in carriera dal 33enne di Juazeiro: “E’ tutto molto bello – aggiunge Dani Alves -, ma come dicono nel cartone animato ‘Cars’: sono soltanto coppe vuote. Vincere non rende una persona migliore né dà la felicità. Una volta raggiunti i propri obiettivi bisogna dimenticarseli e cercarne di nuovi. Per questo io non mi sono mai fatto 300 foto con la Champions League. In fondo, è solo una coppa”. Già, una coppa che però la Juve insegue inutilmente da più di venti anni.

CHIELLINI E BARZAGLI VERSO IL RECUPERO – Mancano poco più di 48 ore all’atteso collaudo europeo della nuova livrea della Juventus, quel 4-2-3-1 che rimetterà le ali con il rientro di Mandzukic e Cuadrado in un attacco “quattro stelle lusso” completato da Dybala e Higuain. Buone notizie dalla quinta stella Pjanic che, smaltito il problema alla caviglia, agirà davanti alla difesa insieme a Khedira, con Marchisio di scorta in panchina. Allegri potrebbe avere tutta la squadra a disposizione. Procede bene, infatti, anche il recupero degli ammaccati Chiellini e Barzagli, per i quali sarà comunque decisivo il test di martedì mattina. E’ possibile che entrambi finiscano nell’elenco dei convocati, ma non verranno sicuramente corsi inutili rischi. A oggi il favorito per fare coppia con Bonucci resta Rugani, mentre sulle corsie si rivedranno Lichtsteiner e Alex Sandro.

PORTO JUVE, SFIDA TRA NUMERI UNO (E DODICI) – Porto-Juve è la sfida tra grandi guardiani di grandi templi. In questi giorni di alpinismo giornalistico estremo, per trovare e spartire argomenti interessanti o perfino avvincenti in un campionato italiano probabilmente stradeciso, l’andata degli ottavi di Champions in programma mercoledì in Portogallo propone e quasi impone lo scontro fra due numeri primi ed infiniti. E cioè tra due Numeri Uno del portierato come Iker Casillas e Gigi Buffon, colleghi sentimentalmente impegnati con le colleghe del telegiornalismo sportivo Ilaria D’Amico e Sonia Carbonero. Ma Porto-Juve è anche la sfida tra due grandi Numeri Dodici, la cifra usata nello psicodramma collettivo del calcio per designare il dodicesimo uomo in campo: sia esso la bolgia infernale del Do Dagrão oppure il fortino inviolabile dello Stadium.

CASILLAS CONTRO BUFFON – “Con il Palermo gioca Buffon, ma mercoledì in Portogallo toccherà a Neto”, aveva scherzato qualche giorno fa Allegri, domani scortato proprio dal capitano bianconero nella rituale conferenza stampa della vigilia. No, SuperGigi non verrà ovviamente privato del piacere di sfidare l’amico-rivale Iker Casillas e della possibilità di spegnere la centesima candelina in Champions con la Juve, la 110° complessiva (+8 nei preliminari) per l’ex portiere del Parma. A guidare la graduatoria dei giocatori più presenti nell’Europa che conta è proprio Casillas, a quota 166 gettoni (+4 nei preliminari). Se Iker, più giovane di due anni, è irraggiungibile, il 39enne SuperGigi mercoledì pareggerà l’altro spagnolo Victor Valdes (tra Barça e United), “vede” le 111 presenze di Cech (tra Sparta Praga, Chelsea e Arsenal). I precedenti in Champions sorridono al bianconero, che contro il collega Casillas ha vinto le semifinali del 2003 e 2015. Non solo: Gigi ha superato Iker (e non solo lui) anche in un sondaggio che ha coinvolto milioni di utenti sul profilo Twitter della Uefa sul “miglior portiere della storia della Champions League”: ora non gli resta che vincerla, questa benedetta coppa.

DO DRAGÃO CONTRO STADIUM – Quanto alla sfida tra Numeri Dodici, l’Estadio Do Dragão, che tra oggi e domani farà segnare un inevitabile sold out (restano ancora 2.000 dei 50.000 posti), non ha nulla da invidiare allo Juventus Stadium per capacità di trainare la squadra verso la vittoria. Lo sanno bene le ultime sei squadre italiane transitate da quelle parti senza mai conquistare il bottino pieno. Se la Signora è reduce da 29 vittorie consecutive in campionato nel suo cortile di casa, dove ha perso appena 5 partite in 5 anni e mezzo, il Porto sta attraversando uno dei momenti più positivi degli ultimi anni: sei vittorie consecutive in campionato come i bianconeri, addirittura dieci nelle ultime undici giornate, la migliore difesa del torneo lusitano e nessun passo falso tra le mura amiche. Insomma, la squadra di Espirito Santo non è più quella teoricamente abbordabile dei giorni del sorteggio. I precedenti dicono comunque bene alla Juventus, mai sconfitta dal Porto nelle coppe europee. Il ricordo più piacevole risale al primo incrocio nella finale delle Coppa delle Coppe 1984 a Basilea, decisa da Vignola e Boniek.

Fonte: Repubblica

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