Cavani-Suárez: faccia a faccia tra gemelli diversi
Nel giorno del trentesimo compleanno della stella del Paris Saint Germain, va in scena al Parco dei Principi il duello con il concittadino numero nove del Barcellona. Entrambi sono nati a Salto, nello stesso anno, a pochi giorni di distanza ma soltanto uno dei due andrà ai quarti di Champions League
Tra il 24 gennaio e il 14 febbraio di 30 anni fa, gli dei del calcio devono aver posato gli occhi su una città in Uruguay al confine con l’Argentina. Questa città oggi conta circa 100 mila abitanti, si chiama Salto e nel 1987, a tre settimane l’uno dall’altro, ha visto nascere due dei più grandi centravanti al mondo: Edinson Cavani e Luis Suárez. Questi fuoriclasse si affrontano al Parco dei Principi di Parigi per l’andata degli ottavi di finale di Champions League e, nonostante abbiano accanto gente come Messi, Neymar, Lucas e Di María, gli occhi di tutto il mondo saranno puntati su di loro.
Buon compleanno Edinson – “Il miglior regalo? Un risultato positivo”, questa la risposta del Matador a chi gli chiedeva che regalo desiderasse per il suo trentesimo compleanno. Il big match contro il Barça si disputa lo stesso giorno in cui il centravanti del Paris Saint Germain spegne le 30 candeline, ma a rovinargli la festa potrebbe pensarci il suo concittadino e compagno di nazionale. Proprio la Celeste è l’unica squadra in cui i due campioni hanno giocato assieme. Pur essendo nati nella stessa città e nello stesso anno, Suárez ha lasciato Salto da bambino mentre Cavani è rimasto fino all’adolescenza prima di raggiungere la capitale. Anche a Montevideo, però, non hanno mai modo di far coppia visto che Edinson firma per il Danubio quando Luis gioca nel Nacional. Il salto in Europa è quasi contemporaneo: nel 2006 sono gli olandesi del Groningen ad accorgersi del talento dell’attuale centravanti blaugrana, un anno dopo toccherà a Cavani raggiungere la Serie A dove veste la maglia numero sette del Palermo. Da quando sono giunti nel vecchio continente, hanno segnato 572 gol in due e in nazionale sono il primo e il secondo miglior marcatore della storia: 47 reti in 90 presenze per Suárez, 37 in 87 partite per l’ex napoletano.
Momento magico – Sia il Matador sia il Pistolero stanno attraversando un momento a dir poco straordinario. Con Ibrahimovic alla corte di Mourinho al Manchester United, Cavani ha raccolto la sua eredità come meglio non poteva: in Ligue 1 ha segnato – finora – 25 gol in 22 partite, mentre in Champions è a quota sei in altrettanti incontri disputati. Suárez, invece, sta semplicemente confermando le statistiche spaventose della scorsa stagione ed è attualmente il Pichichi della Liga con 18 gol davanti al compagno di squadra Messi e a Cristiano Ronaldo. I due uruguagi sono in corsa per la scarpa d’oro ma prima di contendersi il premio individuale c’è da giocare un ottavo di finale di Champions League in un giorno speciale per il numero nove del Paris Saint Germain. Anche se Suárez dovesse rovinare il trentesimo compleanno di Cavani, a 9.500 chilometri dal Parco dei Principi, ci sarà qualcuno che brinderà ringraziando quegli dei che esattamente 30 anni fa posarono gli occhi su quella città bagnata dal Rio Uruguay al confine con l’Argentina.
Fonte: Sky