Esclusiva PA – Renica: “Sono ottimista per la sfida con il Real. Mai dire mai anche per lo scudetto”
Per farci accompagnare verso la super sfida contro i Galácticos, la redazione di PianetAzzurro ha intervistato in esclusiva, l’ex libero del Napoli, Alessandro RENICA (Anneville-sur-Mer, 15 settembre 1962), 136 presenze e 10 gol in maglia azzurra, vincitore con il club partenopeo di due scudetti (1986-1987, 1989-1990), una Coppa Uefa (1988-1989), una Supercoppa Italiana (1990) e una coppa Italia (1986-1987). Dal 1997-1998, Renica intraprende la carriera di allenatore, sedendo sulla panchina, tra le altre di Vicenza Primavera e Chioggia. Attualmente il mister è in attesa di una squadra che voglia affidarsi alla sua esperienza.
Renica, tra qualche giorno ci sarà questa sfida attesissima tra Real Madrid e Napoli. Lei che ha già vissuto certi momenti, anche se in realtà è trascorso un bel po’ di tempo, che ricordi conserva?
“Il mio ricordo è quello di aver colpito un palo interno. Per me sarebbe stata un’altra soddisfazione che avrei potuto avere in quegli anni incredibili e bellissimi”.
Quel gol di Butragueno complicò terribilmente il discorso qualificazione. Credevate molto nel passaggio del turno, ma soprattutto dopo il gol di Francini, cosa pensavate in quei momenti?
“Si. Credevamo di poter passare il turno perché eravamo in serata di grazia. Quei primi 40 minuti furono i più belli che io possa ricordare. Con quel Real Madrid non era facile, ma nonostante ciò li annientammo. Solo che noi eravamo un po’ inesperti. Credo che con un po’ di fortuna quella squadra potesse addirittura vincere la Coppa Campioni”.
La storia si ripete. E’ un altro Napoli sicuramente, ma si torna a far visita al Real. Questa squadra può regalare ai tifosi una qualificazione che quel Napoli di Maradona, purtroppo, non riuscì ad ottenere?
“Io lo dissi anche un mese fa. Al di là di quello che ha fatto vedere a Bologna, questa è una squadra che ha le idee chiare. E’ cresciuta molto e non si fa intimorire. Non deve temere nessuno. Bisogna essere ottimisti”.
Che percentuali di passare il turno hanno entrambe le squadre?
“Direi un 45% il Napoli e 55% il Real”.
Veniamo al campionato. E’ un Napoli che diverte e ha un bel gioco. Dove può arrivare questa squadra? Forse parlare di scudetto è azzardato, ma qual è il suo giudizio?
“Mai dire mai anche per lo scudetto. Se la Juventus dovesse avere un crollo il Napoli deve essere lì. In questi ultimi anni il Napoli ha dato sempre l’impressione di potersela giocare fino alla fine. Adesso che è dietro e non ha l’assillo di dover a tutti i costi vincere lo scudetto, credo che sia giusto e logico pensare di giocarsela fino alla fine. La differenza per il momento è che quando la Juve gioca nel suo stadio è una macchina da guerra. Io spero che il Napoli e la Roma al più presto colmino anche il gap dello stadio. Questi sono dettagli non da poco. Bisogna crescere, ma per farlo c’è bisogno anche di costruire uno stadio di proprietà, senza pista di atletica, con i tifosi che facciano da dodicesimo o tredicesimo uomo in campo”.
Per Mertens ormai gli aggettivi sono finiti. Spesso sembra immarcabile. Lei che è stato un difensore, quando un suo collega incontra un avversario del genere, come pensa di poterlo fermare? Si cerca solo di limitarlo o cosa?
“Non puoi limitare Mertens perché è un giocatore completo. Forse dove puoi contrastarlo è nel gioco aereo, data la sua statura. Devi togliergli la possibilità di ricevere palla, altrimenti ti dribbla e ti supera. E’ diventato un giocatore immarcabile”.
Abbiamo parlato della sfida Champions tra Real Madrid e Napoli. Un parere sull’altra gara tra Porto e Juve. Sorteggio obiettivamente più benevolo per gli uomini di Allegri, ma le gare vanno sempre giocate. Come sempre il campo sarà giudice sovrano. Quali sono le difficoltà che potrebbe incontrare la Juve?
“Da italiano mi auguro che tutte passino il turno. Il mio augurio è divedere un quarto di finale tra Juve e Napoli, non sarebbe male. Sulle due partite le difficoltà ci sono sempre. Il Porto ha esperienza internazionale. In casa fa valere il suo peso. Ne sa qualcosa lo stesso Napoli. La Juve non sottovaluterà questa partita. Probabilmente passerà il turno, ma non sarà facile”.