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OBIETTIVO NAPOLI – Sette si schiaccia…il Bologna!

Clamorosa dimostrazione di forza offensiva del Napoli, che a Bologna ha espresso una qualità nelle giocate d’attacco senza pari. Miglior attacco del campionato, con record assoluto di gol mai realizzato a questo punto della stagione; Mertens nuovo capocannoniere della Serie A; Hamsik secondo nella classifica all time dei cannonieri napoletani, a sei lunghezze da Maradona. Insomma, questo Napoli riesce a stracciare tutti i record, ma questo non basta, finora, a fare della squadra di Sarri la candidata principale alla vittoria del tricolore. Questo perché, a fronte di una qualità offensiva eccezionale, l’undici partenopeo continua a manifestare delle pecche difensive e dei cali di concentrazione preoccupanti. Anche stasera, a fronte di un dominio quasi assoluto, ai limiti del delirio di onnipotenza, gli azzurri hanno mostrato alcune pecche in fase di non possesso. Il gol del Bologna e il rigore concesso, insieme ad altre disattenzioni di minore entità, mostrano come al Napoli manchi ancora un passaggio definitivo per diventare una squadra eccezionale. Il salto di qualità dev’essere fatto acquisendo una maggiore solidità difensiva. In particolare, gli azzurri devono imparare a gestire i momenti della partita senza dover necessariamente andare a cento all’ora, spingendo su l’acceleratore in attacco.
A Bologna la squadra di Sarri ha potuto dominare la partita grazie a due momenti precisi: 1) la partenza a razzo, con l’uno-due che ha indirizzato il match; 2) l’espulsione di Masina, che ha ristabilito la parità numerica, consentendo al Napoli di disputare un match dieci contro dieci che ne esaltava enormemente la capacità di giocare in spazi larghi. Tra questi due momenti, però, il Napoli ha rischiato di compromettere l’esito del match tramite il rigore concesso al Bologna, con la mancata espulsione di Callejòn (solo rimandata) e l’errore di Destro dal dischetto che ha permesso ai partenopei di mantenere le redini della gara. Dei cali di tensione del genere, contro una squadra come il Real Madrid, si pagherebbero a prezzo ben più caro.
Come detto, poi, l’enorme qualità individuale dei giocatori offensivi napoletani, giocando dieci contro dieci, e con un doppio vantaggio acquisito, è emersa in tutta la sua clamorosa evidenza. Mertens, anche stasera, è stato monumentale. Talvolta sembrava prendersi gioco degli avversari, tanto rapidi ed efficaci sono stati i suoi movimenti. Grande forma anche per Hamsik, che al di là dei tre gol è risultato efficace, lucido e preciso in tutte le sue giocate. Molto bene anche Insigne, che negli spazi si è divertito anche lui a proporre giocate di altissimo livello. Molto bene anche Reina, Hysaj e Ghoulam, ma una menzione particolare la merita Zielinski. Insieme a Mertens il polacco è il vero uomo in più del Napoli di quest’anno. I cambi di passo, i suoi passaggi e le sue aperture, sempre precise, sono state determinanti nell’economia del match. L’ex Empoli si è dimostrato bravo anche ad interpretare il ruolo di esterno destro, rimediando all’espulsione di Callejòn, con intelligenza e qualità. In poche parole, Zielinski si sta rivelando un giocatore da un potenziale tecnico enorme, che De Laurentiis dovrà blindare per i prossimi anni con tutte le sue forze.

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