CHIEVO-FIORENTINA – Pochi dubbi sul rigore concesso alla Fiorentina: Chiesa lo cerca con Malizia allargando la gamba, ma l’intervento di Cacciatore è falloso.
MILAN-NAPOLI – Pronti via subito un episodio in area del Milan: Mertens prova a saltare Paletta e finisce a terra, Rocchi lascia correre ma il replay dalla camera esclusiva Sky gli dà torto: il difensore del Milan subisce il dribbling del belga e lo sgambetta. Sullo 0-2 Mertens cade di nuovo e stavolta l’arbitro vede bene: giallo per simulazione all’attaccante che viene appena sfiorato da Calabria e si lascia cadere trascinando la gamba. Sull’1-2 dall’altra parte un retropassaggio di Insigne lancia Bacca che viene appena toccato da Tonelli fuori area: l’arbitro dà punizione dal limite ma alla fine al difensore va di lusso perché poteva starci anche il rosso per l’occasione da gol.
Il colombiano paga forse la caduta facile nella ripresa quando l’arbitro lo ammonisce per simulazione dopo questa spintarella di Albiol. Poco per il rigore ma abbastanza per non punire l’attaccante, che pure accentua vistosamente. Poco dopo su un’occasione da gol di Insigne è da rigore una spallata a palla lontana di Paletta al solito Mertens. Per la botta il belga deve uscire dal terreno di gioco e – non inquadrato – vi fa rientro per un attimo senza autorizzazione e da dove non potrebbe se non a gioco fermo. Con buon senso Rocchi lo ricaccia via, tecnicamente sarebbe stato da secondo giallo.
JUVENTUS-LAZIO – Già sul 2-0 per la Juve Immobile prende un giallo che forse si giustifica per la protesta eccessiva ma è preceduto da un netto pestone ai suoi danni di Pjanic: Massa non vede e lascia giocare, poi punisce il laziale. Poco dopo annullato giustamente un gol a Higuain, in fuorigioco sulla punizione di Dybala. Nella ripresa rischia un po’ Asamoah ma la spallata ai danni di Lombardi nell’area della Juve è nei limiti del regolamento considerando anche che il pallone è a distanza di gioco
PALERMO-INTER – Nel primo tempo un episodio sospetto per parte, in entrambi i casi Irrati e i suoi collaboratori lasciano giocare: in area interista Gagliardini trattiene vistosamente per la maglia Goldaniga prima di respingere di faccia la conclusione di testa di Nestorovski. Poi dall’altra parte lo stesso Goldaniga abbraccia al collo Icardi che va a giù. Intensità della trattenuta non calcolabile ma sa molto di rigore anche questa
Nel finale le squadre restano in 10, l’Inter anche senza allenatore: Ansaldi e Nestorovski si lanciano in scivolata verso il pallone, l’attaccante del Palermo arriva in anticipo e lo scontro, complice il terreno bagnato, è molto duro. Irrati, con l’aiuto del quarto uomo, giudica imprudente Ansaldi e mostra il secondo giallo e il rosso all’interista peraltro ancora a terra: modalità anomala, di solito si aspetta che il colpevole si rialzi. Pioli protesta uscendo dall’area tecnica e viene a sua volta allontanato. Poi tocca a Gazzi abbandonare il terreno di gioco in anticipo: il centrocampista già ammonito entra così su Brozovic e Iratti lo ammonisce per la seconda volta, anche questo giallo è condivisibile.
BOLOGNA-TORINO – Nel primo tempo chiede un rigore Destro e non ha tutti i torti: sul cross di Krafth l’attaccante viene trattenuto per un braccio da Rossettini che favorisce l’uscita bassa di Hart – anche se non c’era chiara occasione da gol. L’arbitro Ghersini non interviene ed evidentemente non segnala nulla nemmeno l’addizionale Minelli.
GENOA-CROTONE – Regolare il gol del vantaggio del Genoa: al momento del passaggio di Cofie Simeone è infatti tenuto in gioco da Rosi. Nel secondo tempo su un lancio lungo Munoz anticipa Falcinelli toccando di piede il pallone che viene raccolto con le mani da Lamanna. Il Crotone chiede la punizione indiretta per retropassaggio volontario ma l’arbitro lascia giustamente proseguire: dal replay si vede che Munoz pressato dall’avversario sbaglia il controllo ma non vuole servire il proprio portiere. Nulla a che vedere con Verratti insomma.
Il Genoa si porta sul 2-1 su rigore concesso da Mariani per una spinta di Ferrari ai danni di Pandev. A velocità normale il fallo sembra evidente, ma dal replay si nota che il macedone accentua parecchio le conseguenze del contatto. Nel finale qualche protesta del Crotone per un presunto mani di Burdisso in area ma il difensore sul tiro peraltro ravvicinato e forte di Rhoden tocca il pallone con il ventre e successivamente di mano in modo del tutto fortuito.
PESCARA-SASSUOLO – Nel finale rigore poi fallito per il Pescara: Cannavaro manca l’intervento su Memushai che punta Consigli e lo scavalca alzando il pallone, il portiere gli frana addosso e Valeri indica giustamente il dischetto.
ROMA-CAGLIARI – Pronti via subito un episodio in area della Roma: sul tiro di Farias De Rossi respinge prima con la coscia poi col braccio destro che però è tenuto un po’ troppo alto, ci stava il rigore nonostante il rimbalzo. Curioso che poco dopo la Roma conquisti punizione dal limite su un mani simile di Pisacane – ammonito – che però colpisce direttamente di mano, e De Rossi mimi a Tachtsidis la diversa dinamica del suo precedente intervento.
Protesta il Cagliari sul gol del vantaggio della Roma ma Dzeko, in posizione regolare al momento del cross di Rudiger, e il suo marcatore Murru si abbracciano a vicenda, anzi è il difensore del Cagliari a iniziare prima di uscire perdente dal contrasto. Anche qui la camera coglie prontamente le diverse interpretazioni dei due allenatori, oltre all’addizionale Pairetto che deve aver partecipato alla scelta di convalidare.
Alla mezz’ora nessun dubbio sul fuorigioco di Dzeko che parte da posizione chiaramente irregolare sul cross basso di Bruno Peres. Il Cagliari chiude in 10: Joao Pedro abbatte Strootman senza nessun interesse per il pallone e ovviamente non possono bastare le scuse immediate per evitare il rosso diretto di Guida.
Fonte: SkySport