Da un replay all’altro, immagine per immagine, il volto del Senegal è apparso sui maxi schermi dell’Africa in ultra HD: altro giro e altro 2-0, risultato secco, come se il regista avesse montato sul disco lo stesso identico pezzo. E invece no: non cambia il risultato ma cambia la faccia dei Leoni della Teranga, brutti e fortunati contro la Tunisia, belli e dominanti di fronte allo Zimbabwe. Trascinato da Manè, il Senegal che tutti aspettavano ha messo il timbro su quel cartellino: 6 punti consegnano i quarti nelle loro mani.
Merito degli incroci e di combinazioni quanto mai spietate nei confronti dell’Algeria: tanta tanta a-Mahrez per i nordafricani, approdati in Gabon con ben altre idee. Fa festa, post derby, la Tunisia, data quasi per spacciata eppure, da oggi, risollevata da nuove speranze. È la storia di tutta questa Coppa: poco o nulla di scontato, è uno show che non prevede il prevedibile. Solo un dato sta rispettando i pronostici del caso: in testa alla classifica cannonieri i 3 fenomeni. Mahrez, Aubameyang e Manè, rigorosamente in ordine di medaglia in base all’ultimo pallone d’oro africano. Sfida dal fascino geniale: annunciata forse, ma non prevedibile. Proprio come questa coppa.
Fonte: Sky