Milan, Montella: “Napoli da Champions, noi pronti”
Inizia una settimana importante per il Milan di Vincenzo Montella. Domani i rossoneri saranno impegnati nella sfida di casa contro il Napoli; mercoledì, poi, la formazione tornerà in campo per affrontare la Juventus in Coppa Italia a Torino. L’allenatore è consapevole di essere in una fase decisiva per il prosieguo della stagione e per queste chiede ai suoi ragazzi mila massima concentrazione. Così Montella, nella classica conferenza stampa della vigilia, ha presentato la partita contro la squadra di Sarri tra obiettivi e speranze.
Le condizioni di Niang e le voci su Sosa – “Niang ha avuto un calo dovuto ad un virus e questo lo ha condizionato – spiega l’allenatore rossonero – ora sta facendo buone cose però anche ieri ha avuto un altro piccolo attacco simile e non deve avere fretta. Deve crescere pian piano e penso che un episodio decisivo a suo favore potrebbe aiutarlo a sbloccarsi. E’ un calciatore molto sensibile ma ha dalle potenzialità enormi con qualche lacuna. Non può colmarle nell’immediato, deve arrivarci per gradi. Il mio compito è di recuperare un giocatore dalle grandi potenzialità. Il Fenerbahçe su Sosa? E’ un calciatore che ha sempre cambiato tante squadre, ha fatto un grande campionato in Turchia mentre a Napoli ha fatto fatica per un discorso tattico. Ora è più maturo e sereno e quando viene chiamato in causa fa sempre buone cose. Ha bisogno di essere sostenuto, anche se ha giocato meno di quanto si aspettasse”.
Sulla mentalità – “Domani sarà una gara d’alta classifica che vale molto in termini di risultati. Affrontiamo una squadra forte, costruita per giocare la Champions e numericamente per giocare più competizioni. In più loro sono nel momento migliore della stagione. Noi dovremo avere continuità e io sono anche un po’ emozionato nel giocare questa gara. Il nostro livello è cresciuto e lo dimostra il 2-2 ottenuto a Torino che una volta sarebbe stato miracoloso. Abbiamo subito delle critiche ed p una cosa normale quando aumentano le ambizioni. In un momento così rischi di ambire qualcosa in più dell’Europa League o addirittura puoi non entrarci proprio, il rischio è molto alto. Ci sono Napoli e Lazio, Inter e Fiorentina, anche l’Atalanta… E’ tutto molto affascinante, anche noi dobbiamo alzare l’asticella per arrivare in Europa”.
Mercato e Donnarumma – “Non dovremo sbagliare approccio alla gara, può essere che Torino sia andata così però poi nella ripresa abbiamo avuto la forza di ribaltare le cose; ci sono tante chiavi di lettura, l’importante è capire dove si può migliorare. Comunque non credo che Milan-Napoli sia definitivamente decisiva per la classifica. Berlusconi? Ci sentiamo spesso, è molto presente. Non voglio parlare di mercato o di Deulofeu, è un calciatore di un’altea squadra. Parlo di Donnarumma invece e dico che è uno dei giocatori più interessanti a livello mondiale e riesce a gestire tutto con molta serenità”.
Settimana impegnativa – Dopo il Napoli ci sarà la Juve: “Due gare belle da preparare e da vivere. Al di là dei risultati che stiamo ottenendo va sottolineata l’anima della squadra, la programmazione che può avere questo gruppo. I risultati non mineranno in maniera netta la partecipazione del tifoso milanista. L’ideale sarebbe anche trovare continuità per 90 minuti, tutte le squadre vorrebbero averla ma per costruire un gruppo ci vuole più di un anno e sono felice per quello che i ragazzi hanno fatto dall’inizio ad oggi. Il bicchiere e mezzo pieno. All’inizio dell’anno percepivo insicurezza, poi la squadra ha acquisito consapevolezza e ora si esprime meglio. Bisogna avere coraggio e sfrontatezza ma il percorso per arrivarci è lungo. Bisogna convincere i ragazzi a fare qualcosa fuori dall’ordinario”.
Su Sarri – “Domani non avremo Romagnoli e Locatelli ma ci sono altri giocatori, per me i 14 giocatori che scenderanno in campo saranno i migliori”, ha detto poi Montella, che infine ha anche parlato del suo collega: “Il Napoli è tra le squadre che gioca meglio in Europa, non mi sento in contrapposizione con Sarri. Gli esami non finiscono mai. Le squadre di Maurizio sono riconoscibili e questo è un pregio; gli piace il fraseggio, lavora su tutte le fasi con la stessa percentuale. E’ un allenatore che mi piace, siamo di due generazioni diverse ma lo stimo molto. Voglio che i miei ragazzi mi stupiscano, sono convinto che domani faremo una grande gara. Bonaventura e Suso? Spesso si parla dell’aspetto fisico, ma c’è gente che gioca tante partite, è tutta una questione di testa. Per quanto riguarda Bacca, col tempo l’intesa con i compagni può migliorare, lunedì ha partecipato di più rispetto ad altre partite. De Sciglio non si è allenato, quindi non sta bene e non recupera. Comunque il ragazzo è sereno. Il gruppo è convinto di quello che fa e per me è motivo d’orgoglio, è una squadra coesa e convinta”.
Su Maradona e il tifo da bambino – Maradona è tornato a Napoli? Mi auguro che abbia distratto i giocatori e l’allenatore, è un personaggio che muove coscienze – ha poi aggiunto l’allenatore – quella azzurra è una squadra che gioca ad alti livelli da 7 anni, la mia famiglia è a Napoli e io mi sento napoletano. Domani per me sarà un po’ un derby. Quando ero piccolo avevo occhi solo per Van Basten, lo adoravo. Diventai simpatizzante del Milan, il tifo vero l’ho avuto in adolescenza ed era per i rossoneri. Quale giocatore toglierei oggi al Napoli? Sono tanti, toglierei Reina, perchè abbiamo visto all’andata com’è stato furbo, poi senza di lui è più facile segnare a porta vuota”, conclude.
Fonte: SkySport