MILINKOVIC: “VOGLIAMO LA CHAMPIONS” – Qualcosa Milinkovic aveva iniziato a far vedere già nel suo primo anno in Italia, chiuso con 35 presenze e 3 gol. In questa stagione però ha decisamente accelerato, trasformandosi in un “tuttocampista” completo: il serbo è il calciatore a percorrere in media più chilometri a partita dopo solamente Parolo, è quello ad aver vinto più duelli aerei in Serie A e, soprattutto, è sempre più decisivo per la Lazio di Simone Inzaghi. Un titolare indiscusso, a metà stagione già arrivato a 19 partite e 5 gol, eguagliando il suo record di marcature realizzato nel 2014/15 con il Genk. Il serbo si gode il momento e lo descrive in un’intervista rilasciata in patria: “Con l’Atalanta in campionato è stata una vittoria difficile. Siamo passati in svantaggio, abbiamo pareggiato e poi vinto per 2-1: mi sono anche divorato un gol con il pallone finito di poco sopra la traversa nel finale di partita. Ma la cosa importante sono stati i 3 punti, soprattutto perché sono arrivati davanti al nostro pubblico. Vogliamo la Champions League, ma non siamo l’unica squadra con questo obiettivo”.
L’AGENTE: “CON LA LAZIO RAPPORTO OTTIMO” – Quello della società biancoceleste adesso è blindarlo (attualmente il suo contratto scade nel 2020 ed è da circa 800mila euro a stagione), perché già iniziano a uscire i primi rumors di interessamenti dei top club europei. Da parte dell’agente di Milinkovic, Mateja Kezman, arrivano però segnali incoraggianti in ottica rinnovo: “Con Lazio – spiega al sito ilverso- sono sempre in contatto. I rapporti con il club sono eccezionali, faremo quello che serve insieme. Sergej alla Lazio sta benissimo, si è ambientato bene in Italia e al calcio italiano. Lui deve continuare a lavorare duro, a fare l’inferno quando si allena, solo così può mantenere questo livello di rendimento e migliorarlo. Io da procuratore gli dico questo e lavoro per tenere lontane da lui tutte le pressioni che questo mondo porta con sé. Le voci di mercato sono solo chiacchiere…”.
ss lazio
- Protagonisti:
- sergej milinkovic-savic
Fonte: Repubblica