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Ecco perché Allegri non è stato squalificato

Se passate a 200 allora vicino a una pattuglia della stradale e nessuno fa una piega, non vi aspettate che vi arrivi la multa a casa. E’ lo stesso motivo per cui Allegri non è stato punito dopo la scena vista da tutti nel finale di Fiorentina-Juve. Mancava il verbale, ed era facilmente prevedibile. Se il quarto uomo Di Liberatore ha tollerato e fatto tollerare all’arbitro Banti il comportamento dell’allenatore juventino sul terreno di gioco, va da sé che non poteva averlo biasimato nel rapporto di gara. Per questo il Giudice Sportivo Mastrandrea non aveva mezzi per sanzionare. Li avrebbe avuti se fossero arrivate segnalazioni dagli ispettori della Procura Federale presenti al Franchi, come su tutti i campi. Ma solo relativamente a quanto avvenuto al di fuori dei 90 minuti. E quindi al supplemento di scena protrattosi oltre il fischio finale. Ma o non hanno sentito, o non lo hanno giudicato rilevante, o lo hanno considerato solo il seguito di un comportamento già valutato dagli ufficiali di gara. Né poteva scattare la prova tv, prevista solo per le espressioni blasfeme. Tutto tecnicamente spiegabile dunque.

Un po’ meno nella sostanza, cioè l’ammonizione per Inzaghi, la squalifica di una giornata per Oddo, e quella di Gasperini per due, paragonate con il nulla per Allegri. Ma, in campo come fuori, ogni vicenda fa storia a sé, e fa storia a sé anche il livello di tolleranza – o permalosità – dei giudici, e degli arbitri. Ad esempio a Roma l’arbitro Pairetto, e con lui il IV uomo Vuoto, avevano raccomandato in maniera insistente fino all’inusuale ai due allenatori di non uscire dall’area tecnica, mentre a Firenze Di Liberatore, assistente di altissimo livello ed esperienza internazionale, ha ritenuto che si potesse soprassedere. Anche perché – filtra – almeno durante il faccia a faccia non sarebbe arrivato alcun insulto diretto da Allegri. Urge, però, un richiamo alla maggiore uniformità nella gestione di queste situazioni.

Fonte: SkySport

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