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Delneri: “Lasagna bell’acquisto. Su Spalletti…”

Luigi Delneri, allenatore dell’Udinese (Getty)

Dopo l’Inter, la Roma. Altra sfida difficile per l’Udinese, che spera di non commettere gli stessi passi falsi commessi contro i nerazzurri. Oltretutto, ritorno al passato per Delneri. Ricordi ancora vivi: 24 panchine durante la stagione 2004/05. E poche soddisfazioni: “Ho girato molte squadre vista la mia età, anche se sono giovane di spirito ed entusiasmo, quindi per me molte sarebbero sfide speciali. Roma è stata una tappa importante, anche nelle sue negatività mi ha lasciato qualcosa”. Ora la ritrova da avversario, le sue parole in conferenza stampa. Out Widmer intanto, problema fisico: “Non cambia niente. C’è Faraoni. Un terzino fluidificante per un terzino fluidificante. Dopo quello che Davide ha fatto a Genova, per me non c’erano dubbi su questo. Mi pare una soluzione più che logica”.

Come si fermano la Roma e Nainggolan? – “Lo seguirà chi sarà sulla traiettoria, poi i difensori quando si avvicinerà all’area. Abbiamo schermato bene i trequartisti della Sampdoria a Genoa; abbiamo schermato benissimo Banega domenica e proveremo a farlo anche con la Roma. Abbiamo la nostra struttura, non dobbiamo adattarci agli avversari, ma solo esaltare le nostre caratteristiche. Dovremo essere forti delle nostre certezze”. Errori arbitrali? “Iniziamo a non farli noi. L’arbitro poi può far bene o male, ma io credo che la classe arbitrale vada in ogni caso rispettata e lasciata in pace”. Bel primo tempo contro l’Inter: “Le squadre come la nostra devono sempre tenere un’alta intensità contro le big, perché altrimenti non facciamo la partita. Noi cerchiamo sempre di dare in campo tutto quello che abbiamo”.

Riflessione sui giallorossi – Dovremmo cercare di spendere meglio le energie, evitando gli sprechi inutili, ed essendo accorti il giusto, meglio di come abbiamo fatto con l’Inter. La Roma ha vinto 4 partite fuori casa; paradossalmente ora è molto più coperta di prima, più energica, però come tutte le squadre hanno le loro pecche e sarebbe uno spreco non provare a giocarci la partita, che sarà complicata contro una squadra attrezzata per grandi traguardi, anche al netto delle assenze che hanno. Basti vedere le qualità dei sostituti, e cito El Shaarawy, Paredes, Manolas. Chi mi ha sorpreso nella Roma? Dzeko, per come era stato bistrattato. Ha una struttura incredibile. Spalletti gli ha proposto determinate cose e lui le sta sfruttando. Le sue caratteristiche sono molto importanti per la Roma. E’ un giocatore completo, che riveste un’importanza vitale per i giallorossi. Icardi l’abbiamo retto molto bene, così come Pavoletti, Quagliarella, Muriel. Abbiamo dimostrato di poter arginare attaccanti simili, ma bisogna essere sempre attenti nel lavoro intenso e nelle uscite, oltre che negli aiuti di reparto”.

Preso Lasagna, lasciato in prestito a Carpi – “Abbiamo altri 5 mesi per valutare il suo impatto sulla squadra. E’ un ragazzo che ha grande profondità; ha fatto una gavetta importante, lavorando sodo per emergere. Questo non guasta. Ha delle caratteristiche che si abbinano anche a un altro compagno di reparto per il futuro. Siamo contenti del suo arrivo. A me piace personalmente, credo che l’Udinese ha fatto un acquisto importante”. Sulla formazione: “Kums ha fatto una grande partita contro l’Inter, poi possono giocare entrambi. Sia lui che Halfredsson. Insistiamo su ciò che stiamo facendo per solidificare le nostre certezze. Combattere contro le grandi e a fine gara incavolarsi per aver perso non ci interessa”.

“I giovani fanno parte della filosofia dell’Udinese” – “La gioventù è una cosa comunque buona. Alla mia epoca un giocatore vedeva il campo sempre oltre i 20 anni. Ora se vediamo il calcio estero, questo dato si è evoluto molto, e noi proviamo a farlo anche in Italia. Perché la gioventù abbinata a qualche elemento di esperienza sia il mix vincente per un rendimento importante”. Poi su Spalletti: “Luciano è arrivato in A poco prima di me, ma lo conosco da tanto tempo. Siamo cresciuti di pari passo. Lo stimo tanto. Abbiamo la stessa trafila o gavetta, anche se la mia è stata un pochino più lunga. Sono contento per me, per lui e per gli altri allenatori che con la gavetta sono arrivati ai vertici del calcio. Lui è un grande allenatore, che ha sempre conseguito risultati importanti, per ultimo la rinascita di Edin Dzeko. Cosa gli ruberei? Forse solo qualche anno di età (ride, ndr). Ognuno ha le sue caratteristiche e una grande passione, che ti porta a metterci una grande applicazione sul lavoro”.
 

Fonte: SkySport

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