Roma, Strootman esalta Spalletti: “Un duro per i giocatori, deve restare”. Una fotografa nel cda
Kevin Strootman contende il pallone al portiere del Genoa Lamanna (afp) GENOVA – Per qualche ora la Roma s’è sentita vicina tanto così alla Juventus. Il posticipo serale ha ristabilito le distanze, ma vincendo sul campo del Genoa la squadra ha mandato un segnale: di concretezza, di solidità, di capacità di amministrare anche il vantaggio minimo. Spalletti l’ha definita una squadra “cazzutissima”, questa Roma. Ma anche lui sembra tale, ai suoi calciatori. Parola di Kevin Strootman, uno dei leader del gruppo. Che a fine martita alza un muro a difesa dell’allenatore: “Il mister è un duro”, giura.
Strootman, dalla sconfitta di Torino a oggi è cambiato qualcosa? Vi sentite più vicini alla Juventus?
“Se giochiamo una partita non pensiamo alla Juve, ci concentriamo sulla Roma. Poi certo, quando come a Genova giochiamo noi alle tre e loro alla sera possiamo guardare la classifica e sentirci più vicini. Ma Genova non è stata importante per questo: era un test difficile, noi siamo riusciti a prendere i tre punti fuori casa e questo è il motivo per cui dobbiamo essere felici”.
Spalletti ha detto che rinforzare la squadra è difficile. Vi sentite responsabilizzati? Pensi che serva un rinforzo a questa squadra?
“Noi intanto pensiamo a fare il nostro lavoro sul campo, sempre. E a farlo bene. Se arriva un nuovo acquisto è sempre una cosa positiva, ma se non arriva non succede nulla. Il nostro pensiero non è a questo ma a fare bene sul campo perché siamo giocatori della Roma e dobbiamo prendere punti per la Roma. Forse, non so, arriverà qualcuno questa settimana o magari la prossima. Ma se non arriverà dobbiamo fare da noi in questo campionato. Al mercato ci pensano i dirigenti e lo staff tecnico, noi dobbiamo continuare a pensare soltanto al campo”.
Spalletti ha detto che per restare deve vincere. Avete paura che possa andare via?
“Davvero mi chiedete di Spalletti? Dai fatemene un’altra”.
Allora mettiamola così: è l’allenatore giusto per costruire il futuro?
“Sì, ma certo, stavo giocando. Lui è uno che fa tutto per vincere la partita, sia durante il match ma pure nella settimana a Trigoria. E’ un allenatore duro per i giocatori, ma avete visto i risultati da quando è arrivato il mister? Nel 2016 abbiamo fatto 86 punti di cui 84 con lui, e sono tanti”.
Quindi?
“Mi volete chiedere se per noi è importante? Ve lo dico: è molto importante per noi. E deve restare a Roma, sicuro”.
UNA FOTOGRAFA NEL CDA – Martedì lui e il resto dei compagni riposeranno, lavorerà invece la società. E’ convocata infatti l’assemblea dei soci per deliberare l’aumento del consiglio d’amministrazione, che dovrebbe aprire le porte a un’altra personalità a Stelle e Strisce. Anche se ha decisamente poco a che fare con il mondo del calcio, ancora di più con quello italiano. Si tratta di Alba Victoria Tull, fotografa e regista di 55 anni, un curriculum densissimo che il club giallorosso pubblica per consentire ai propri soci di valutarlo (ma l’ingresso è scontato, viste le quote in possesso del club): si pone l’accento sulla sua produzione artistica tra New York (dove è nata) e Los Angeles (dove vive), e su una carriera trascorsa “lavorando con alcune delle personalità più rappresentative del nostro tempo”. Le sue fotografie sono state scelte da riviste come Vanity Fair e Rolling Stone, ha immortalato star come Harrison Ford e Billy Bob Thornton, preso parte al documentario sulla chitarra elettrica ‘It might get loud’, collaborato con Guillermo Del Toro ee prodotto ‘Fast Ball’, documentario sul baseball. Soprattutto, ha servito come fotografa ufficiale per un evento della Casa Bianca in cui il presidente Obama e la first lady Michelle hanno ospitato e proiettato il film ’42’, sulla storia del primo afroamericano a giocare nella Major league baseball. La parola “soccer” però nel suo curricculum non campare. Anzi, non compariva: fino a oggi.
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Fonte: Repubblica