Fenomeno Dele Alli: già meglio dei big del passato
Con la doppietta al Chelsea, il centrocampista degli Spurs ha raggiunto le 20 reti in Premier League in poco più di un anno e mezzo. A una splendida visione di gioco e alla capacità di giocare ovunque per la sua squadra si aggiungono numeri incredibili, migliori di quelli dei più grandi d’Inghilterra
Ha fermato il Chelsea di Conte praticamente da solo, dopo tredici vittorie consecutive i Blues si sono arresi e l’hanno fatto di fronte ai (due) gol di un ragazzino di vent’anni. Una stellina che ormai brilla senza prendersi pause; Dele Alli in questa stagione ha già segnato 11 gol in 27 partite, sette nelle ultime quattro, tre doppiette nelle ultime tre. Praticamente un gol al giorno in questo 2017. Il primo l’ha messo a segno al termine del primo tempo, colpendo di testa in area un cross dalla destra e trovando un angolino che Courtois non ha potuto coprire. Il secondo è arrivato al 54’, ancora di testa, anticipando i difensori avversari. Un calciatore dalle grandi giocate e capace di segnare gol pesanti, come ha fatto vedere già nel corso della scorsa stagione, quella in cui è di fatto esploso al primo anno in un grande campionato ed è riuscito a diventare il decimo marcatore più giovane di sempre della nazionale inglese, a 19 anni e 220 giorni.
Dele e il Chelsea – Chelsea abbattuto, striscia di vittorie interrotta da lui che con i Blues ha sempre avuto un rapporto “particolare”; nel 2006 infatti, Alli passa al Milton Keynes Dons (che gli propone un periodo di prova) e dopo due settimane ha la possibilità di affrontare proprio il Chelsea in una prestigiosa amichevole. Ma il club nega al ragazzo l’opportunità di giocare a Stamford Bridge. E lui? Saluta dopo appena due settimane e se ne va per tornare al City Colds, società in cui ha iniziato a giocare da piccolo. “Ovviamente avrei voluto esserci ma loro mi dissero di no. Ero davvero immaturo”, racconterà in seguito. In effetti poi Dele al MK Dons ci torna un anno dopo e in poco tempo si impone come uno dei giovani più talentuosi d’Inghilterra. Nel 2012 esordisce in prima squadra, una settimana dopo segna il suo primo gol. Saranno 88 le presenze totali nella formazione della sua città, 24 le reti fondamentali che permettono al club di salire in Championship.
La firma con gli Spurs – Come si può non notare uno così? Il Tottenham lo segue per anni e nel 2015 decide di investire su di lui spendendo poco più di sei milioni di euro. Alli finisce la stagione all’MK Dons, poi si aggrega all’organico di Pochettino. E di certo non patisce il salto dalla League One alla Premier; ci mette poche partite a diventare titolare inamovibile, appena tre gare per mettere la prima firma contro il Leicester. A fine anno arriva in doppia cifra. Non male per un debuttante. Esordio in Europa League, esordio (con gol) in Nazionale da diciannovenne, firma sul rinnovo di contratto fino al 2022, esordio (e gol) in Champions League, giovane dell’anno 2016 ed inserito nella squadra dell’anno del 2016. Un’ascesa inarrestabile, un calciatore pieno di talento e circondato da aneddoti curiosi; a partire dal suo nome. Nei mesi scorsi il calciatore ha spiegato di non sentire alcun legame con il suo cognome, tanto che – all’inizio della stagione in corso – ha deciso di ha deciso di sostituire il vecchio ALLI con DELE sulla maglietta degli Spurs.
Chiamatemi Dele – Numero 20 confermato, nome tutto nuovo. Perché? Quando aveva 13 anni la madre Denise lo diede in adozione per risolvere i suoi problemi di alcolismo; da qui la “rottura” con la sua famiglia d’origine e il forte legame con quelli che sono diventati i suoi genitori adottivi Alan e Sally Hickford. Il padre, nigeriano, lo aveva anche portato con sé per sei mesi nel suo paese d’origine, poi i due si separarono e ora l’uomo vive a Houston. “Voglio un nome sulla mia maglietta che rappresenti quello che sono e come mi sento”. Così Bambidele Jermaine Alli è diventato soltanto Dele. Il centrocampista non ha comunque smesso di aiutare economicamente la madre e continua a mantenere i rapporti a distanza anche con il padre. Era un giovane indipendente già da piccolo, non aveva paura di nulla, dice chi lo ha allenato all’inizio della sua carriera, mentre il divo di Hollywood Mark Wahlberg gli ha già pronosticato una carriera da attore. Intrecci di passato e di futuro in un presente più luminoso che mai tanto per il Tottenham quanto per la Nazionale inglese.
L’idolo Gerrard – Veste il numero 20 che fu di John Obi-Mikel, ma il suo idolo è sempre stato Steven Gerrard. “E’ il calciatore che più somiglia all’ex numero 8 del Liverpool, è un fantastico giocatore completo”, parola di Harry Redknapp. Come Gerrard, Alli ha una meravigliosa visione di gioco che unita alla capacità di segnare con continuità, di mettere il piede in tutte le azioni pericolose della squadra, di colpire di testa (per conferma chiedere a Conte) e di fornire assist ai compagni ne fanno un centrocampista moderno e totale. Un tuttocampista, si potrebbe dire. Come era anche il Frank Lampard dei tempi d’oro: doti tecniche, fisiche, capacità di recuperare il pallone e di inserirsi al meglio nelle trame offensive. Con quelli di ieri Dele Alli ha raggiunto i 20 gol in Premier in sole 5 presenze: a Gerrard ne erano servite 169, a Lampard 140. 90 a David Beckham, 74 a Paul Scholes, il più “vicino” a lui in fatto di statistiche.
E il valore di mercato schizza alle stelle – L’ex centrocampista dello United dopo 50 presenze in Premier aveva segnato 15 reti (5 Lampard, “solo” 2 Gerrard). Dele è già a 16. I numeri non saranno tutto ma spesso dicono molto. I paragoni con le leggende del calcio inglese sono tutte dalla parte del giovane giocatore di Pochettino – che ha certamente il merito di aver puntato su di lui sin dalla preseason nel 2015. Personalità, voglia di arrivare, notevoli doti tecniche e tattiche hanno fatto il resto. “Riparliamone tra qualche anno”, dicevano i più scettici qualche mese fa; tutti aspettano, Alli non delude praticamente mai. E la sua valutazione schizza alle stelle partita dopo partita… Il Tottenham se lo aspettava e per questo l’ha blindato. Il classe 1996 potrà davvero rimanere a Londra a lungo in questi periodi di follie cinesi e di voglia di sperimentare in campionati nuovi? In questa finestra di mercato il nome di Dele Alli non sarà protagonista, la sua missione è a Londra, sponda Spurs; per continuare a stupire e a segnare, per far crescere ancora il prezzo del suo cartellino. In futuro, chissà…
Fonte: Sky