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Scorpione Story: come nasce il gol alla Giroud

Olivier Giroud è l’ultimo degli Scorpions: la mossa che rese celebre il leggendario Higuita sta contagiando sempre più attaccanti, in particolare in Premier League. Se il 2016 si chiudeva con il colpo di Mkhitaryan, il primo del 2017 porta la firma del francese

In Premier League va di moda lo scorpione. Nel primo giorno del 2017, al 17′ di Arsenal-Crystal Palace, Olivier Giroud ha fatto tuonare l’Emirates con una giocata folle, un gol segnato con il tacco con quello che ormai nel calcio è definito il colpo dello scorpione.

Questo capolavoro è arrivato a pochi giorni dallo scorpione di Mkhitaryan in Manchester United-Sunderland: l’armeno ha realizzato il terzo gol dei Red Devils con una prodezza simile, ispirato da un assist di Ibra e graziato dal guardalinee che non ne ha rilevato la posizione di fuorigioco. Anche il profilo Twitter della Premier League ha voluto giocare su questo periodo decisamente… pungente.

Si tratta di una giocata spettacolare, osannata dai tifosi e resa celebre nel corso degli anni da tanti giocatori che hanno avuto il coraggio di riproporla. Ripercorriamo la storia dello “scorpione”, che risale inevitabilmente a un giocatore leggendario: René Higuita.

Higuita, portiere della Colombia dal 1987 al 1999, ha portato in campo per la prima volta il corpo dello scorpione. A differenza di tanti attaccanti che hanno usato questa giocata per segnare, Higuita la adoperava per compiere parate spettacolare, con lo scopo di fare infiammare il pubblico.

Entrato al 62′ al posto di Lingard nel match contro il Sunderland, a Mkhitaryan bastano 24′ per mettere l’Old Trafford ai suoi piedi: servito da Ibrahimovic va a segno con il colpo dello scorpione, un vero capolavoro che vale il terzo gol allo United.

Hansen realizza il sogno di ogni portiere: segnare un gol. Ma non si tratta di un gol qualsiasi: Hansen, portiere del Den Haag, pareggia con il colpo dello scorpione al 95’.

Gol di testa o gol di tacco? Soltanto il replay ha dato una risposta sulla rete di Cavani ai tempi del Napoli contro la Juventus: l’uruguaiano ha colpito il pallone con il tacco, uno scorpione davvero strano.

Dmytro Ulyanov, giocatore dell’Avanhard Kramatorsk, segna usando lo scorpione in un match di seconda divisione in Ucraina.

Thomas Luciano, giovane talento della rappresentativa under 14 del Gremio, riesce a convertire in gol un pallone che sembrava perso proprio grazie al “colpo dello scorpione”.

Anche in Italia siamo abituati a vedere gol realizzati con lo “scorpione”: nella stagione 2006/2007 Daniele Paponi segna il gol del pareggio 1-1 tra Parma e Messina.

Il “colpo dello scorpione” non conosce confini: Birtalan Botond, 27enne centrocampista del Bekescsaba, segna di tacco da fuori area nel campionato ungherese.

Gaston Mealla è diventato una leggenda in Bolivia dopo questo gol con lo “scorpione” da fuori area.

L’allenamento può essere un buon momento per esercitarsi nel “colpo dello scorpione”. Nel ritiro della Roma a Pinzolo, nel luglio 2016, Federico Ricci segna con un tacco acrobatico.

Il “colpo dello scorpione” è arrivato persino in Australia. Nick Hegarty, giocatore del Hume City, segna con un tacco volante contro il Moreland Zebras.

Charles-Édouard Coridon non ha lasciato il segno nella sua avventura al Psg, anche se a Parigi tutti ricordano il suo gol nell’ottobre 2004 con il “colpo dello scorpione” contro il Porto.

Anche Matuzalem, vecchia conoscenza della Serie A (tra Lazio, Genoa e Bologna), ha avuto l’onore di segnare con lo “scorpione” quando indossava la maglia dello Shakhtar Donetsk.

Fonte: Sky

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