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Bonaventura, il rinnovo dopo un biennio da leader

Giacomo Bonaventura, centrocampista del Milan (Getty)

Doveva essere priorità, e priorità è stata. Il Milan ha detto sì a Giacomo Bonaventura, sancendo definitivamente il rinnovo con il centrocampista rossonero fino al 2020. Dopo settimane non facili, per via soprattutto di promesse fatte in estate da Galliani e non pienamente accolte dalla nuova cordata cinese – fattori che hanno complicato la situazione relativa al prolungamento -, si è arrivati alla conclusione della trattativa. La questione sui 500 mila euro che dovevano essere riconosciuti al giocatore ha provocato non pochi sussulti, ma ora il nodo si è sciolto definitivamente.

Via le paure, palla a Jack. Lontana ogni preoccupazione, il Milan può finalmente godersi in pace il suo gioiello. Bonaventura lo è diventato in appena due anni e mezzo, grazie alla sua incredibile duttilità e capacità di adattarsi alle diverse situazioni. Alternato esterno alto e mezzala nel 4-3-3 da Inzaghi, largo a sinistra nel centrocampo a quattro di Mihajlovic e oggi vero uomo di raccordo – sempre da mezzala – tra le fasi del nuovo gioco targato Montella. La sua evoluzione non è passata inosservata e il fatto che il rinnovo sia stato fortemente voluto da ogni angolo della società è la riprova del suo nuovo status di leader.

Sempre presente, e quando no… È arrivato dall’Atalanta nelle ultimissime ore della sessione estiva del 2015 e si è preso il posto da titolare fin dalla prima occasione, proprio contro la sua ex. Mai fuori per scelta tecnica, anche nei giorni più bui una delle poche luci che hanno continuato a brillare. Ha saltato, tra infortuni e squalifiche, appena undici partite nelle ultime due stagioni e mezzo di Serie A, sei delle quali pareggiate o perse dai rossoneri: numeri che raccontano quanto sia importante il suo apporto alla squadra. E quanto il Milan faccia fatica senza Bonaventura lo certifica anche la recente gara contro il Crotone (risolta poi all’ultimo da Lapadula), una delle più complicate in assoluto della gestione Montella.

Il primo trofeo e il profumo d’azzurro. Jack è stato nuovamente decisivo in Supercoppa contro la Juventus, primo trofeo vinto dal Milan dopo cinque anni di carestia. Uomo chiave anche – e soprattutto – nelle partite importanti, che adesso, dopo il rinnovo, si prepara a vivere un periodo da assoluto protagonista. Dai suoi piedi è passata fino a oggi una bella fetta delle fortune rossonere, un testimone “vincente” che potrebbe presto finire anche nelle mani Ventura, CT della nazionale. Dopo l’esclusione dall’Europeo, con l’ex allenatore del Torino Bonaventura è sempre sceso in campo ed è pronto a prendersi la scena anche in azzurro, destinazione Russia 2018.

Fonte: SkySport

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