“Di sicuro se fossimo arrivati prima ci saremmo ambientati molto meglio. Però questo contrattempo non possiamo usarlo come alibi. Una partita possiamo giocarla comunque”.
Ma in condizioni di svantaggio?
“Sono comunque sei ore di volo, il clima è diverso e anche un paio d’ore di fuso possono fare la differenza, soprattutto per una persona abituata ad orari regolari. Sarebbe stato meglio partire prima. Anzi, sarebbe stato meglio partire giusti”.
Lo considera quindi un handicap?
“No, è esagerato. Però è una situazione che ci darà rabbia e che speriamo di poter trasformare in carica positiva, domani”.
Da dove nasce il vostro ottimismo, dal momento che gli ultimissimi risultati non sono stati esaltanti?
“Dal fatto che le prestazioni sono sempre molto buone, ormai abbiamo grande continuità”.
A livello tattico, qual è la soluzione migliore per affrontare la Juventus?
“Rimanere corti, essere aggressivi, puntare a tener palla”.
Dire che i bianconeri sono favoriti è corretto?
“È corretto, sono ormai tra le squadre più forti d’Europa. Ma noi non faremo certo da sparring partner”.
E come pensate di poterli fermare?
“In un modo solo: giocando una grande partita. Ma la Juve rimane comunque una corazzata”.
Il Milan è all’altezza?
“Sì, perché ormai difficilmente sbagliamo la prestazione, anche se magari il risultato non arriva. E anche se in una finale la prestazione non conta niente, ma solo chi porta a casa il trofeo. Molti di noi non hanno mai vinto nulla, abbiamo voglia di cominciare”.
Si aspettava una stagione così positiva, da parte vostra?
“In estate avevo visto come lavorava Montella e sì, ho pensato che con lui avrebbe fatto ottime cose”.
Chi sarà l’uomo partita, domani?
“Bacca. È uno che le grandi sfide le sa decidere”.
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Fonte: Repubblica