TORINO – La 25ª vittoria interna consecutiva nel fortino-Stadium permette alla Juventus di eguagliare la striscia-record realizzata tra agosto 2013 e novembre 2014 dalla premiata ditta Conte+Allegri e soprattutto di scappare a +7 sulla Roma. Il titolo d’inverno, conquistato con due turni di anticipo, ipoteca una bella fetta di scudetto, se è vero che nel nel 68,3% dei casi chi è in testa al giro di boa arriva per primo al traguardo finale. Da quando la A è tornata a 20 squadre, soltanto una volta il titolo di inverno non si è trasformato in tricolore estivo: l’anno scorso, grazie alla rimonta della stessa Juve sul Napoli primo a gennaio. Insomma, l’eccezione che conferma la regola è comunque bianconera. L’1-0 sulla Roma, superata per la settima volta in altrettante visite nel fortino bianconero – nemmeno la stessa Juve ha perso così tanto, a casa sua – , vale il centesimo punto in A nell’anno solare 2016, 5 in più del precedente record di 95 ottenuto nel 2014. “Sacrificio, impegno e coraggio: queste partite le vince chi va in campo, chi subentra e chi affronta ogni allenamento come una finale. Orgoglio!”, è il messaggio cinguettato – è proprio il caso di dirlo – da Massimiliano Allegri per celebrare l’ennesima impresa della sua squadra.
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HIGUAIN: “LA FAME DELLA JUVE MI FA IMPAZZIRE” – Insomma, i conti tornano eccome. E i 90 milioni spesi l’estate scorsa per Higuain fanno sempre meno scalpore, visti i gol sempre più puntuali e decisivi del Pipita. “‘Il gol è un po’ come il ketchup’, mi diceva Van Nistelrooy quando avevo appena 20 anni: se lui si fidava di me, questo voleva dire che qualcosina di buono ce l’avevo”. Per chiudere al meglio un 2016 da record, “mister 36 gol” è chiamato a “restituire” alla Juve quella Supercoppa italiana che nel 2014, con una doppietta segnata proprio in quel di Doha prima dei calci di rigore, regalò al suo Napoli.
Oltre ai grandi numeri ci sono le parole, le più bianconere pronunciate dal suo sbarco a Torino: “La cosa che mi ha colpito maggiormente della Juve è la voglia matta di continuare a vincere che c’è qui, anche dopo cinque scudetti consecutivi – così Higuain sabato sera, intervistato da Sky Sport -. Questo mi ha fatto davvero impazzire. Ho voglia di lottare, lavorare e vincere con i miei compagni”.
Il gol e la Champions non sono vissuti come un’ossessione dall’argentino che a Torino sembra aver messo da parte l’io di Napoli per il noi: “Per me l’importante è la vittoria di squadra, poi chiaro che il gol mi rende felice, ma so che se resto tranquillo tutto il lavoro viene ripagato – prosegue il Pipita -. Quanto alla Champions, è un desiderio, così come passare alla storia per il sesto scudetto consecutivo. In Europa serve anche un pizzico di fortuna, in campionato basta la regolarità”. L’argentino sembra aver ritrovato la sua, di regolarità. Le ultime tre partite, contro Dinamo Zagabria, Torino e Roma, sono state decise dai suoi colpi: dei 10 gol sin qui segnati in campionato la metà hanno fruttato i tre punti (è il goleador più decisivo della A, seguito dal connazionale Icardi).
VERSO LA SUPERCOPPA: BARZAGLI OK, DUBBIO PJANIC – L’ultima perla che ha steso la Roma è stata probabilmente la più bella invenzione in bianconero di Higuain: “Avevo De Rossi addosso, volevo appoggiare il pallone a Lichtsteiner ma, dopo aver spostato il giallorosso, ho puntato la porta, ho dribblato Manolas e ho calciato subito per evitare il recupero di Rudiger e sorprendere Szczesny. Conoscere gli avversari è un vantaggio, sapevo ad esempio che Manolas va spesso a terra quando difende. E se anziché fintare io fossi passato, mi avrebbe fatto fallo da rigore”. Oltre al killer instinct del Pipita, i bianconeri hanno riscoperto l’energia infinita di due gregari come Rugani e Sturaro e dello stakanovista Mandzukic, che ieri ha incassato la tredicesima… consecutiva da titolare tra Juve e Nazionale croata. Ottime notizie anche da Barzagli che, recuperato con quasi un mese di anticipo sulla prognosi iniziale, ha messo 22 minuti di campo nelle gambe in vista dell’ultima uscita del 2016, la Supercoppa italiana in programma il 23 dicembre (ore 17.30) a Doha contro il Milan. Il gruppo ha ritrovato anche Pjaca, che ha esternato la sua gioia su Twitter: “A Torino non è inverno, +7”. In dubbio invece Lichtsteiner (fastidio muscolare) e soprattutto Pjanic (problema all’anca), usciti acciaccati dalla battaglia contro la Roma. Le loro condizioni verranno valutate meglio lunedì mattina, alla ripresa della preparazione. Ma la Juve, questa Juve, ha superato emergenze ben più gravi, dimostrandosi più forte di tutto e tutti. juventus
- Protagonisti:
- gonzalo higuain
- massimiliano allegri
Fonte: Repubblica