Juventus, Allegri: “Contro la Roma non sarà decisiva per lo scudetto”
Massimiliano Allegri (agf) TORINO – Arriva l’anti-Juve, prontamente ribattezzata da Massimilano Allegri come “il nostro nemico numero uno”, in uno Stadium inviolato nel 2016 (21 vittorie e 3 pareggi) da dove la Roma è sempre uscita con le ossa rotte. Il tecnico bianconero toglie pressione alla supersfida: “Non sarà decisiva”. Chiede ai suoi un risultato pieno per volare a +7 sui giallorossi: “Il pareggio non ci può bastare”. Simula una certa indifferenza: “Non cambieremo assetto per la Roma”. Ma poi ci ripensa: “L’ipotesi di una difesa a tre è concreta”.
Si va verso il 3-4-1-2 testato contro la Dinamo Zagabria, con Rugani, l’ex Benatia e Chiellini davanti a Buffon, Lichtsteiner-Khedira-Marchisio-Alex Sandro in mediana, Pjanic tra le linee alle spalle di Higuain e uno tra Dybala (favorito) e Mandzukic. “Paulo sta bene, ma non ho ancora deciso chi giocherà davanti. Tridente? Difficile”. Poi, in merito al collega Spalletti che non ha mai battuto la Juve in campionato (17 sconfitte, 3 pareggi): “Ha vinto in Russia, come allenatore non si discute. E ogni tanto è bravo anche a fare l’attore. A parte gli scherzi, è molto simpatico e abbiamo un buon rapporto”.
Massimiliano Allegri, chi giocherà in attacco con Higuain: Dybala oppure Mandzukic?
“Siamo troppo lontani dalla partita, ci sono ancora due allenamenti. Ho tempo per pensarci su. Sinceramente non ho deciso. Possono giocare Dybala e Higuain oppure Mandzukic e Higuain. Tutti e tre insieme? Difficile”.
Come sta Dybala?
“Paulo si è allenato bene, ma ha giocato solo 10 minuti a ritmi bassi contro la Dinamo e poi uno spezzone in cui è stato determinante contro il Toro. Detto questo, gli acquisti più importanti di gennaio saranno Dybala e Pjaca”.
Che Roma si aspetta di vedere domani allo Stadium? I giallorossi hanno recuperato Salah…
“Roma e Napoli sono state le nostre antagoniste negli ultimi anni. Quella giallorossa è una squadra molto forte, con grande qualità e organizzazione. Troveremo una avversaria tosta e solida, che concede meno rispetto a inizio campionato. Questa partita non decide il campionato ma è importante per noi, se vogliamo rimanere in testa a Natale”.
Cosa le piace di più della squadra giallorossa?
“Spalletti ha fatto un ottimo lavoro, ha cambiato la mentalità alla squadra, che ora subisce meno. Quella di domani sarà una partita diversa dalle ultime. I loro singoli, poi, stanno facendo bene. E Dzeko sta giocando a livelli ottimali. Mi aspetto una bella serata di sport tra due squadre che si stanno contendendo lo scudetto”.
Un pareggio vi può bastare?
“No, il pareggio non deve andarci bene. E’ importante vincere. Noi al momento non abbiamo ancora fatto un pari. Ecco, sarebbe bello continuare con un’altra vittoria prima di Natale. Dopodiché ci attende il primo trofeo della stagione, la Supercoppa contro il Milan”.
Barzagli può giocare?
“Andrea sta meglio, è sicuramente recuperato per il Milan. Ma domani potrebbe giocare anche Benatia. Non cambieremo la difesa per la Roma, anche perché non sappiamo ancora se ci saranno Salah e Bruno Peres. Noi dovremo fare una partita intelligente, attenta e di qualità. L’ipotesi della difesa a tre è comunque concreta. Da cosa dipenderà l’assetto difensivo? Da come immagino che possa andare la partita. E dai cambi di cui avrò bisogno”.
Pjanic giocherà dall’inizio?
“Sì, Miralem ci sarà. Contro la Roma è giusto farlo giocare. E’ normale che viva emozioni particolari, dopo cinque anni a Roma… Pjanic sta crescendo sul piano fisico e tecnico. Mi aspetto che giochi una parttia serena, con la consapevolezza che non sarà una sfida come tutte le altre”.
E’ contento dei rinnovi di Sturaro e Rugani fino al 2021?
“Sì, mi hanno fatto molto piacere. Il progetto della nostra società guarda al futuro. Sturaro ci garantisce corsa e inserimenti, anche se ogni tanto sbaglia qualche stop…”
Come sta la squadra a livello mentae? Una vittoria darebbe un altro grande segnale al campionato…
“E’ inutile ripetere i soliti discorsi, bisogna vincere ancora molte partite. Dobbiamo fare un cammino regolare per chiudere in testa alla classifica. Quello di domani è uno scontro diretto importante, contro la nostra antagonista numero uno. Serve partita tosta, anche se non sarà una sfida decisiva. Per rimanere in testa alla classifica, comunque, dovremo fare risultato”.
Ha in mente la quota-scudetto?
“Io non faccio calcoli, ma la quota scudetto di solito dipende dai punti che la capolista ha alla fine del girone di andata. Il percorso è ancora lungo. Se il girone di ritorno sarà come quello di andata, senza pareggi negli scontri diretti, la quota scudetto si alzerà molto”.
Avverte il rumore dei nemici e dei gufi?
“Noi dobbiamo affrontare una partita alla volta, come sempre. E’ normale che la Juventus abbia tanti nemici. Domani il nemico numero uno sarà la Roma”.
Modric sosotiene che “il calcio con la Var non è più calcio”. Come cambierebbe Juve-Roma la Var?
“Non lo so, ma mi viene un po’ da ridere. La tecnologia è un supporto importante, ma deve essere usata soltanto per episodi oggettivi e non soggettivi. E’ molto semplice….”
Quanti regali di Natale si aspetta sotto l’albero? Il Porto agli ottavi di Champions è già un bel dono?
“La letterina l’ho scritta, ora vediamo cosa mi portano, se sono stato bravo o meno. Il sorteggio all’apparenza è buono, ma il Porto è un club abituato a stare in campo internazionale: non a caso ha eliminato la Roma ai playoff e due anni fa ha superato 3-1 il Bayern. Non sarà assolutamente un ottavo di finale facile. Soprattutto per la storia che hanno i portoghesi nelle competizioni europee”.
Allegri, Spalletti e Sarri: come mai gli allenatori di maggior successo sono toscani?
“Nella mia regione sono cresciuti anche Lippi, Fascetti, Agroppi, Uliveri, Mazzarri… Chissà perché, sarà il dna. La storia delle città toscane di mare non dice bene da dove siamo arrivati e come siamo cresciuti”. calcio
- Protagonisti:
- massimiliano allegri
Fonte: Repubblica