Se il Toro vuole scatenarsi non lo fa sul terreno del San Paolo; l’ultimo risultato positivo risale al 4 novembre 2012 quando uno sciagurato retropassaggio di Aronica mise al 91° Sansone solo dinanzi De Sanctis per il definitivo 1-1, il Napoli era passato in vantaggio al 7° con Cavani. Poi, per i granata, due sconfitte: 0-2 quasi un anno dopo, il 27 ottobre 2013 con i due rigori trasformati da Higuain e l’1-2 dell’ottobre 2014 in rimonta dopo il vantaggio di Quagliarella, pareggio su colpo di testa di Insigne e vantaggio di Callejon.
Nel segno del Napoli anche la sfida dello scorso anno, 2-1, marcatori Insigne e Hamsik, alla sua 300esima partita in Serie A. Il talento di Frattamaggiore superò Padelli con un euro-pallonetto, un diagonale in area dello slovacco riportò gli azzurri avanti. Il Toro aveva pareggiato con un rigore di Quagliarella assegnato tra lo stupore degli stessi granata, intervento di Ghoulam su Peres che chiedeva il corner.
Il Toro si scatenò il 17 maggio 2009 quando vinse 2-1 rimontando con Bianchi e Rosina il vantaggio azzurro di Pià ed aveva già rischiato di vincere il 23 dicembre del 2007 andando in vantaggio con un rigore calciato da Rosina prima del pari di Hamsik a dieci dalla fine. Granata vittoriosi nel febbraio del ’92 grazie ad un tiro dal limite dell’area dell’ex Fusi. Di tutt’altro tenore il Napoli-Torino disputatosi il 21 maggio 1989 gara nella quale gli azzurri fecero passerella con la Coppa UEFA appena conquistata; gara senza storia, finita 4-1, Carnevale, Romano, doppietta di Careca, Cravero. Questa fu solo la vittoria più rotonda con cui il Napoli si impose sui piemontesi in epoca maradoniana. La prima si giocò il 10 febbraio 1985, terminò 2-1, gli ospiti passarono in vantaggio con il brasiliano Junior, prima di essere raggiunti da un rigore di Maradona e superati grazie al diagonale di Caffarelli.
Per tre anni consecutivi sempre lo stesso punteggio: 3-1. Poi per entrambe le compagini, tempi meno felici e sfide in serie cadetta: 0-0 nel dicembre del 1998 e 2-2 il 25 ottobre del 2003 con le reti di Dionigi, la doppietta di Ferrante per il Toro ed il 2-2 di Max Vieri per gli azzurri.
I Gemelli del gol, Graziani e Pulici, che tanto avevano fatto sognare i tifosi granata alla fine degli Anni ’70, lasciarono il segno anche al San Paolo; 19 marzo 1978, Napoli-Torino 1-3, reti di Patrizio Sala, pari di Savoldi, poi Torino che dilaga con Pulici e Graziani. Ancora un 3-1 il 14 dicembre del 1980, il Toro passò grazie alla doppietta di Pulici ed alla rete di Volpati, per il Napoli Musella.
Tra i due club c’è stato anche un affollato passaggio di giocatori: Castellini, Corradini, Crippa, Francini, Policano dal Toro al Napoli, in senso inverso Di Fusco, Fusi e Silenzi. l’estate scorsa scambio di maglie tra Maksimović e Valdifiori più l’andata-ritorno di El Kaddouri. Il Napoli trattò anche Cravero ma la trattativa sfumò a causa delle minacce di rivolta se fosse partito il capitano della squadra. Tra i dirigenti Moggi da Torino a Napoli e Pavarese da Napoli a Torino.
Antonio Gagliardi