Lazio, Inzaghi: ”Finora bene, ma i conti si fanno alla fine”. Keita via mentre parla Lotito
Felipe Anderson ROMA – Consueto appuntamento con la cena di Natale della Lazio in un noto locale della Capitale. Il clima di festa generale è supportato dalla posizione di classifica della squadra di Simone Inzaghi, che al contrario di quanti a inizio anno lo vedevano come una vittima sacrificale scelta per tamponare il vuoto lasciato dal caos Bielsa, è riuscito a convincere tutti con i suoi 31 punti conquistati e uno stadio che in occasione dell’ultima partita casalinga (il derby con la Roma) è tornato a popolarsi: “E questa per noi è già una vittoria. I tifosi ora sono orgogliosi della propria squadra”, sottolinea Lotito. Il menù della serata è dedicato alle popolazioni colpite dal terremoto, con i primi piatti pacchero all’amatriciana e risotto mantecato con porcini, castelmagno e tartufo di Norcia.
DE VRIJ: “A PIOLI VOGLIO BENE, MA IN CAMPO VOGLIO BATTERLO” – Il primo a presentarsi ai microfoni è de Vrij: “Mi sento bene, sono contento di essere tornato contro la Sampdoria e soprattutto di aver vinto, la squadra ha fatto molto bene. Prendere i tre punti lì non era facile, ma l’abbiamo fatto. Il 2016 è stato abbastanza positivo, soprattutto nella seconda parte. Spero che il 2017 possa andare anche meglio, ci vogliamo migliorare e crescere come stiamo facendo. Fiorentina e Inter? Finiremo l’anno con due belle squadre. Voglio bene a Pioli, ma quella sera voglio vincere. Speriamo che alla fine a sorridere sia io e non lui (ride, ndr). Prima però c’è la Fiorentina”. Una delle poche squadre contro la quale Immobile non è ancora mai riuscito a segnare: “Mi aspetto una squadra forte- dice il centravanti – e organizzata, si conoscono bene. Giocano un buon calcio, sarà un match difficile. Noi però vogliamo farci perdonare il derby perso davanti al nostro pubblico. Siamo orgogliosi di come ci hanno sostenuto a Genova, il loro striscione ci ha dato molta carica. Questo è uno stimolo in più per battere una grande squadra come la Fiorentina”.
Marco Parolo
IMMOBILE: “VINCERE CON LA FIORENTINA PER FARCI PERDONARE” – Il bilancio per l’attaccante è comunque positivo: “C’è una bella atmosfera, l’abbiamo resa noi così grazie agli ultimi risultati. Questo ci rende orgogliosi di quello che stiamo facendo, vogliamo continuare così. I primi quattro mesi qui sono stati estremamente positivi. Non siamo partiti con i favori del pronostico, ma con il mister e il suo staff abbiamo fatto ricredere tutti. Ora siamo lì, quarti in campionato con 31 punti e non vogliamo fermarci. Nel calcio di oggi l’attaccante viene giudicato solo per i gol, ma io sto cercando di essere completo facendo quello che chiede il mister. Se lui alla fine si congratula con me vuol dire che ho fatto bene e sono soddisfatto. Ovvio, con il gol è tutto più bello, ma non è una mia ossessione”.
PAROLO: “FIORENTINA E INTER CI DIRANNO DOVE POSSIAMO ARRIVARE” – Dopo tocca a Parolo: “Sul campo non ho visto squadre superiori alla nostra, guardando la classifica però è chiaro che alcune abbiano qualcosa in più dal punto di vista dell’esperienza. Però stiamo andando benissimo, non mi sarei aspettato a inizio anno di essere a questo punto adesso. Ci ha aiutato la voglia matta di Simone Inzaghi con la quale ci ha trasmesso il suo entusiasmo”. E ancora: “Siamo una squadra che può giocarsela con tutti. Reagire subito dopo il derby è stato naturale per noi perché c’è tanta voglia di fare e dimostrare. La rabbia ci è servita a tirare fuori il carattere e lavorare ancora di più”. E adesso altri due testi complicati: “Prima guardiamo alla Fiorentina, poi all’Inter di Pioli. La Lazio deve continuare a fare queste prestazioni, poi dovranno essere gli altri a preoccuparsi di noi. Queste sfide ci diranno dove possiamo arrivare”.
INZAGHI: “STIAMO ANDANDO BENE, MA I CONTI SI FANNO ALLA FINE” – In chiusura di serata arriva il turno anche del tecnico Simone Inzaghi: “Stiamo andando bene ma nel calcio i conti si fanno alla fine. Mancano due partite per chiudere il 2016, speriamo di passare un buon fine anno a livello sportivo”. Poi l’analisi della situazione attuale, con un clima positivo ritrovato nonostante la sconfitta con la Roma: “Sono qui da 17 anni, conosco l’ambiente. Abbiamo vissuto una settimana non semplice, per aver perso un derby per demeriti nostri e fattori esterni che hanno indirizzato la partita. Devo dire la verità, con i gruppi che avevo da giocatore ho visto quanto si faticasse a rialzarsi dopo situazioni del genere: questi ragazzi sono stato bravissimi a reagire”.
DI LOTITO IL DISCORSO CONCLUSIVO. E KEITA SE NE VA… – Il discorso conclusivo ovviamente è quello del presidente Lotito: “C’e qualcosa all’interno dello spirito di questo gruppo che può portare a traguardi importanti. Ho visto una squadra che combatte sul campo, come da tradizione di questa gloriosa società. Questo significa essere laziali”. Poi, per la prima volta il patron biancoceleste si esprime sulla questione scudetto 1915: “La Lazio è l’unica società che ha pagato con il sangue per quanto riguarda la guerra, noi oggi parliamo anche di qualcosa che ci fu tolto. La nostra società ha sempre subito delle angherie, come se dovessimo espiare qualche colpa. I laziali non hanno arroganza, ma umiltà di fare. In questa serata vogliamo ritrovare assolutamente quello spirito di quando è stata fondata la società, di quelle battaglie eroiche sul campo e fuori attraverso il sacrificio nella prima guerra mondiale. Per dire ai tifosi: noi ci siamo. Perché lo meritiamo. Alla fine, secondo quella che è la storia, si dimostrerà che le persone che combattono per degli ideali vincono. Il nostro è un profilo vincente, se rimaniamo uniti, umili, così come è stato finora, vedrete (rivolto alla squadra, ndr) che quest’anno ci farete togliere grandi soddisfazioni”. Fastidiosa nota a margine: proprio durante il discorso finale di Lotito, Keita abbandona anzitempo il locale. La versione ufficiale del club è che il giocatore ha comunicato ai compagni di tavolo di dover andare via per motivi personali.
ss lazio
- Protagonisti:
- claudio lotito
Fonte: Repubblica