Derby dei debuttanti – “Vediamo domani dopo la partita, se avrà prevalso l’incoscienza o l’esperienza. Il derby è una partita diversa dalle altre, molto sentita in città, dai tifosi, quindi bisogna fare una partita tosta, perché il Torino, innanzitutto, è il terzo attacco del campionato italiano, è una squadra che rispetto alle altre ha molta più tecnica e meno fisicità. Quindi sarà una partita molto più difficile perché loro tra Ljajic, Belotti, Iago Falque, hanno tre giocatori veramente bravi davanti e stanno facendo delle buone cose”.
Genova insegna – “Per noi la partita di Genova deve essere come quella di Carpi l’anno scorso, solo che a Carpi gli ultimi due minuti ci è andata bene, a Genova ci sono andati male i primi 29 minuti, quindi domani bisogna prepararsi al meglio perché abbiamo tre partite fino alla fine dell’anno, tutte e tre molto complicate, due di campionato e una che vale il primo trofeo della stagione. La squadra si è allenata bene, stiamo tutti bene, a parte qualche eccezione, ma siamo pronti a giocare questa partita che è sicuramente molto difficile”.
Dybala – “Dybala sta bene, devo decidere. La formazione tanto… c’è stata una volta, non mi ricordo dove (Siviglia ndr), che era una formazione talmente impossibile da indovinare, che l’avete indovinata. La formazione tanto tra un quarto d’ora la sapete, quindi è inutile…”.
Rugani e Benatia – “Siamo andati avanti con l’alfabeto… Bbc, ora siamo arrivati alla R. Rugani sta bene, ma quando l’anno scorso, all’inizio, c’era – più che pressioni – curiosità, nel veder giocare Rugani…. Rugani aveva bisogno di tempo, perché innanzitutto aveva quattro giocatori davanti, perché c’era anche Caceres all’inizio…. Caceres quando stava bene – purtroppo per lui ha avuto tanti infortuni -, era un giocatore davvero straordinario a livello difensivo. Quindi ha dovuto fare il suo percorso naturale come ha fatto l’anno scorso all’inizio Dybala, come è stato per Morata, e quest’anno è un giocatore cresciuto, che deve ancora crescere sul piano tecnico; è molto cresciuto in personalità, fisicamente, quindi è un giocatore che – ripeto – farà dieci anni alla Juventus perché ha le caratteristiche tecniche, tattiche, fisiche, ma soprattutto morali, che è la cosa più importanti”.
Fonte: SkySport