Maurizio Sarri ha presentato in conferenza stampa al ‘Da Luz’ la decisiva gara di Champions contro il Benfica: un pareggio qualificherà il Napoli agli ottavi. Ecco le sue parole:
Sul ritorno di Mertens: “Mertens può fare il centrale ma anche l’attaccante esterno, qundi potrebbe restare fuori anche un altro compagno. Vediamo domani, in ogni caso un giocatore forte in panchina lo avremo”.
Quali sono le squadre più tecniche del girone? “Sicuramente noi ed il Benfica, poi il Besiktas ha avuto il merito di restare sempre attaccato a partite che sembrano messe malissimo”.
Hai fatto rivedere ai ragazzi la gara dell’andata? “Non ci soffermiamo su quello che facciamo bene, abbiamo rivisto cose fatte meno bene, altrimenti si crea un clima di troppa soddisfazione. Abbiamo rivisto cosa abbiamo concesso e perchè col Sassuolo abbiamo dominato senza vincere”.
Sul recupero di Albiol. “Per noi è sempre stato un giocatore importante. Nessuno ha mai pianto, ma ci sono successe 2-3 cose pesanti, fa parte del gioco, ma l’infortunio di Albiol mentre era fuori Chiriches ed anche Tonelli e Maksimovic era arrivato da tre giorni. Un handicap non da poco”.
20.41 – Ha detto che saranno due partite, una di 70′ e una di 20′. Può chiarirci il concetto? “La gara può cambiare violentemente nella fase finale, è palese, nei primi 60′-70′ si giocherà con equilibrio, tecnica, poi nel finale per forza di cose una delle due dovrà prendersi rischi enormi e portarla su aspetti meno tattici”.
Insigne ha segnato 4 reti in 3 partite. Punti su di lui per concretizzare sotto porta?“L’anno scorso ha fatto per la prima volta 12 gol, andando in doppia cifra quindi, quest’anno ha iniziato senza segnare come ci aveva abituato, ma è un periodo normale che capita. Ho bisogno anche di uno che fa la differenza dalla panchina, se mi dici che è così forte può darsi porti lui, poi glielo spieghi tu (ride, ndr).
20.39 – E’ la partita più importante della tua carriera? “Io ho la faccia di cazzo di dire che ne farò anche di più importanti…” .
Nei 90′ penserà solo a Benfica-Napoli? “Già questa è una gara che mentalmente è condizionabile, possiamo rovinarci la gara, come ad esempio pensare al pareggio. Se oltre a questo pensiamo anche all’altra partita è impossibile giocare una gara vera. Noi non siamo abituati a gestire il pareggio”.
Con chi andresti agli ottavi, Benfica o Besiktas? “Io accompagnerei volentieri i miei… poi io ho vissuto a Firenze, Rui Costa è sempre una gioia da vedere e Benfica è una squadra per me amica, ma in questo momento l’obiettivo è solo passare”.
Sull’avversario: “Affrontiamo una squadra difficile, di grande pericolosità offensiva, loro potrebbero farci fare una gara non abituale per noi. Noi facciamo la partita, ma anche loro, ed una delle due ci riuscirà e l’altra dovrà abituarsi a tratti a fare altro. Giocare contro una squadra forte sarà una bella esperienza, difficile, ed al di là dello stadio ed il calore vogliamo questa qualificazione e faremo di tutto per ottenerla perchè sentiamo di meritarla”.
Ripensi alle partite precedenti o le hai già cancellate? “Abbiamo commesso degli errori, ma siamo qui perchè ci hanno dato un gol in fuorigioco contro, altrimenti la gara di domani non avrebbe senso. Non ci pensiamo, anche se su una palla ferma era una chiamata semplice. Nelle altre gare abbiamo sempre fatto prove di discreto livello, col Besiktas invece abbiamo concesso qualcosa di troppo ma il risultato poteva essere diversa. Inutile pensare ad un fuorigioco, conta la gara di domani”.
Gabbiadini o Mertens? “Non lo so neanche io in questo momento, vediamo come stanno. Mi sembra una partita in cui vedo la necessità di avere un giocatore in grado di cambiare l’inerzia dalla panchina. Uno forte andrà sicuramente in panchina perchè sarà determinante una accelerata”.