Di fronte all’ex squadra del desaparecido Pjaca, la Juve dovrebbe mettere da parte il 4-3-1-2 che ha convinto contro l’Atalanta per ripristinare il 3-5-2. Il cambio di abito tattico è dettato dalla mancanza di un terzino destro, a meno di non riportare Benatia al vecchio mestiere dei suoi inizi a Udine. Più probabile che il marocchino agisca al centro della retroguardia, scortato da Chiellini e Rugani. Il ko di Dani Alves e l’impossibilita di schierare il fuori lista Uefa Lichtsteiner porteranno quasi sicuramente Allegri ad affidare la corsia destra a Cuadrado, mentre a sinistra Evra dovrebbe rilevare Alex Sandro. Il turnover proseguirà a centrocampo, con la possibilità per Lemina e Hernanes di far rifiatare Khedira e l’uomo-derby Marchisio, con la probabile conferma di Pjanic. In attacco avanti dunque con il tandem Higuain-Mandzukic, a meno di non lanciare il baby Kean dal primo minuto.
Dribblata l’emergenza e ribadita in Champions la leadership del Gruppo H – ammesso che il primo posto garantisca un sorteggio migliore per gli ottavi di finale… -, Allegri tornerà presumibilmente al 4-3 e fantasia, come si diceva ai tempi in cui il toscano allenava il Milan: 4-3-1-2 con Pjanic, nuovo centro di gravità bianconera, alleggerito da incarichi difensivi da un centrocampo più dinamico formato da Khedira-Marchisio-Sturaro, oppure 4-3-3 con Cuadrado. Ma non si può escludere nemmeno un attacco pesante con il recuperato Dybala alle spalle di Higuain e Mandzukic, l’uomo più in forma del momento. “Davanti con quei tre potremmo essere devastanti, ma bisogna prima trovare il giusto equilibrio”, ha confermato Allegri, che vorrebbe reperire sul mercato un paio di centrocampisti più di lotta che di governo, considerato pure che tra gennaio e febbraio Asamoah e Lemina voleranno in Coppa d’Africa con Benatia.
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- Protagonisti:
- paulo dybala
Fonte: Repubblica