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Pescara, Biraghi: “Non carichiamoci di pressione”

Cristiano Biraghi, Pescara (LaPresse)

Dell’avvio di stagione del Pescara, lui è sicuramente una delle note più liete. Punto fermo della squadra di Massimo Oddo e convocato dal CT dell’Italia Ventura per lo stage azzurro dei giorni scorsi. “E’ stata una bella soddisfazione, ma adesso è finita e bisogna tornare a pensare solo al Pescara”, idee chiare quelle di Cristiano Biraghi. Il laterale biancoazzurro, presente al Pescara Store, ha presentato il prossimo impegno di campionato di domenica sera, che vedrà la formazione abruzzese affrontare la Roma all’Olimpico. La seconda trasferta delicatissima dopo quella di sabato scorso allo Stadium contro la Juventus: “Sarà sicuramente una gara molto difficile, però se noi facciamo le cose che sappiamo fare allora abbiamo delle speranze di ottenere un risultato positivo. Se, invece, sbagliamo atteggiamento o altro non avremo nessuna speranza”. Eppure, uno dei rammarichi del Pescara di questo avvio di stagione è, come ripetuto anche dal presidente Sebastiani nei giorni scorsi, quello di aver ricevuto tanti complimenti per il gioco e aver raccolto pochi punti in classifica.

Un pensiero che Biraghi condivide: “Quando parla il presidente abbiamo il dovere di ascoltarlo e seguirlo, anche perché dice cose giuste. E’ la realtà dei fatti che ci manca qualche punto e siamo consapevoli di questo”. Di certo non è un momento fortunato per il Pescara, soprattutto per quel che riguarda gli infortunati. Ieri, per il secondo giorno consecutivo, Alberto Aquilani non si è allenato bloccato da un attacco influenzale, lavoro differenziato invece per Caprari (sulla via del recupero), Verre, Mitrita e Fornasier. “Purtroppo abbiamo un po’ di infortunati – prosegue ancora Biraghi – e ci mancano giocatori importanti che ci possono dare tanto, ma un gruppo forte si vede anche durante questi momenti di emergenza dove, chi viene chiamato in causa, deve dare il massimo”. La Roma domenica, poi quattro sfide decisamente importanti contro Cagliari, Crotone, Bologna e Palermo: “Sono gare in cui dobbiamo fare quello che sappiamo fare – conclude Biraghi – se le affrontiamo come le ‘partite della vita’ ci mettiamo addosso soltanto pressione che non ci porterà sicuramente ad avere dei benefici. Sono quattro sfide importantissime perché dobbiamo arrivare alla fine del girone d’andata con più punti possibili”.

Fonte: SkySport

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