La gara di ieri sera contro la Dinamo Kiev ha evidenziato per l’ennesima volta la carenza offensiva della squadra di Sarri. Una squadra che crea tante occasioni ma non riesce mai a concretizzare. Sotto porta gli azzurri diventano leziosi con quei passaggetti vicini che non portano a nulla se non si affonda il colpo. Anche contro gli ucraini, di tiri pericolosi veri e propri verso la porta avversaria non se ne sono visti, fatta eccezione per un solo tiro di Gabbiadini nella ripresa che ha sporcato i guanti del portiere della Dinamo.
Troppo poco per vincere! Dunque senza un attaccante vero, vincere e convincere diventa quasi impossibile. La storia della Champions League diceva che il Napoli nelle precedenti 18 gare giocate al San Paolo era andato sempre a segno, tranne che in una sola occasione. Con quella di ieri le partite senza gol sono diventate due, a dimostrazione che l’attacco azzurro ha le polveri bagnate. Inoltre le statistiche dicono che, per la prima volta in questa competizione, la squadra partenopea non vince per tre partite do fila.
L’unico record positivo della deludente serata del San Paolo sta nei corner battuti, ben 17, cosa che però era già successa nel match contro il Besiktas, perso per 2 a 3. A questo punto il presidente De Laurentiis, presente, ieri a Fuorigrotta, avrà capito che a gennaio, immancabilmente occorre acquistare una punta centrale pronta e collaudata, altrimenti sarà difficilissimo poter raggiungere certi obiettivi.