Rivoluzione a Parma, con lo stravolgimento dei quadri tecnici e dirigenziali. Esonerato Apolloni con il suo staff, via anche Minotti e Galassi mentre il presidente Scala ha dato le dimissioni. Un fulmine a ciel sereno, che la società ha provato a spiegare in mattinata con il vicepresidente Marco Ferrari: “Questa proprietà ha sempre agito seguendo il principio di delega, pensando che non fosse il proprio mestiere immischiarsi nelle decisioni tecniche e cercheremo di tornare a farlo il prima possibile”. “Non si può prescindere dalla capacità di valutazione e lo scorso anno c’è stata una ripartenza da zero assolutamente positiva”, aggiunge Ferrari, “Un percorso che non era scontato e per il quale Apolloni, il suo staff ed i dirigenti si sono meritati la conferma. Dopo cinque mesi dall’inizio della nuova stagione, la valutazione del nuovo percorso però non è stata positiva. Non si tratta – spiega Ferrari – di una partita o di un risultato: questa proprietà non ha mai imposto a nessuno di andare in Serie B. Sentiamo però l’obbligo di fare meglio e in questi cinque mesi non abbiamo visto, e questo è stato preoccupante, la possibilità di migliorare i propri limiti”.
Decisione dolorosa ma necessaria – “L’obiettivo non era vincere ma dimostrare la possibilità di farlo. Riuscire ad avere un gioco, una competitività: cose che noi non abbiamo visto. Con il Consiglio di Parma Partecipazioni Calcistiche, abbiamo così deciso di cambiare l’area tecnica, sperando di migliorare l’andamento della squadra. Di solito l’allenatore è il capro espiatorio di queste situazioni, ma non in questa. E’ stata una decisione dolorosa – prosegue il vicepresidente del Parma – perché a queste persone siamo legati da una forte amicizia e non solo da un rapporto lavorativo”.
Morrone in panchina – Dopo lo stravolgimento del quadro tecnico, Nevio Scala ha rassegnato le proprie dimissioni: “Lo ha fatto con grandissima coerenza – spiega Ferrari – perché non ha condiviso questa decisione. Però continuare non sarebbe stato corretto nei confronti dei tifosi. Il calcio è uno sport e vincere non è scontato, ma provare a competere è un dovere che dobbiamo avere. E quindi abbiamo deciso di intervenire e abbiamo creduto che fosse la cosa migliore da fare, nell’interesse di Parma del Parma. Perché vengono prima di tutto”. Sul futuro della panchina, il vicepresidente ha commentato: “La squadra è stata affidata per ora a Stefano Morrone, ha un entusiasmo e una grinta incredibile. Con calma prenderemo delle decisioni per l’area tecnica e ci sarà un’assemblea per eleggere un nuovo presidente. Sull’allenatore non credo prenderemo una decisione a brevissimo, perché non vogliamo sbagliare. Non sentiamo l’esigenza di decidere in 24 ore. Morrone fino a fine stagione? Mai dire mai – conclude Ferrari – ma crediamo serva una persona d’esperienza”.
Fonte: SkySport