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Derby, tutto liscio. Belotti, un gol da annullare

JUVENTUS-PESCARA
Regolare il secondo gol della Juventus: sul colpo di testa di Khedira Mandzukic è tenuto in gioco da almeno due avversari.

CHIEVO-CAGLIARI
A metà del primo tempo bel gol in pallonetto di Castro ma con Storari e soprattutto col gioco già fermo. Si discute di millimetri ma al momento del lancio di De Guzman l’argentino probabilmente era tenuto in gioco dal tallone di Ceppitelli.

SAMPDORIA-SASSUOLO
Non ha esitazioni Doveri quando concede alla Samp il rigore con cui si conclude la rimonta doriana: Schick sposta il pallone in area e Antei entra in ritardo toccandolo sulla gamba. Caduta magari accentuata ma rigore giusto, così come il mancato rosso, semmai ci stava il giallo – sarebbe stato il secondo – perché l’azione era comunque pericolosa.

ATALANTA-ROMA
Da casistica il rigore concesso alla Roma, non per il rigore in sé, evidente, ma per il colore del cartellino mostrato a Toloi. Sul tiro in porta con portiere alle spalle del reo l’indicazione è per il giallo, a meno che il portiere stesso non sia chiaramente fuori causa. L’impressione è che Berisha lo fosse ma dal campo probabilmente era complicato averla, così come forse era difficile avere la certezza – necessaria per il rosso – di un tiro diretto in porta.

Vede sicuramente bene invece l’arbitro quando non interviene su questo contrasto Fazio-Kessie, poi, subito dopo, su una caduta in area romanista di Gagliardini: Dzeko si ferma in tempo e non commette fallo sull’atalantino, che anzi trascina il piede e rischia pure il giallo per simulazione
E infine giusto il rigore concesso all’Atalanta. Gomez sembra non vedere l’ora e cade anche con un attimo di ritardo, ma il fallo di Paredes che abbocca alla finta dell’avversario e lo aggancia col piede destro sulla caviglia destra.

LAZIO-GENOA
La Lazio segna su rigore il gol del 2-1. Pochi dubbi sulla decisione di Di Bello: Felipe Anderson prende velocità ed entra nell’area del Genoa, Orban si lancia in scivolata ma non trova il pallone e stende l’avversario.

CROTONE-TORINO
Il Torino passa in vantaggio con il solito Belotti, ma la rete andava annullata. Al momento dell’assist di Ljajic infatti l’attaccante del Torino era in fuorigioco.
Poco dopo da rivedere una caduta di Falcinelli nell’aera del Torino: su un cross dalla destra sul secondo palo l’attaccante del Crotone viene affrontato da Rossettini. Dal replay si vede che le trattenute per la maglia all’inizio sono reciproche, poi è Rossettini a continuare trascinando giù l’avversario

EMPOLI-FIORENTINA
Sull 0-1 protesta l’Empoli quando Tomovic atterra Maccarone fuori area. Massa decide per il cartellino giallo, ma ci stava il rosso per la chiara occasione da gol, a prescindere ovviamente dal tipo di irregolarità perché fuori area non è cambiato nulla. C’è da dire però che Maccarone precedentemente si era portato avanti il pallone con un tocco di mano, quindi era fallo in attacco.
All’inizio del secondo tempo la Fiorentina raddoppia su calcio di rigore concesso dall’arbitro Massa per fallo di Diousse su Badelj. Nessun dubbio, il centrocampista dell’Empoli sgambetta quello della Fiorentina e non protesta nemmeno.

BOLOGNA-PALERMO
Da rivedere il gol con cui passa in vantaggio il Palermo: Gastaldello sbaglia il controllo e si fa soffiare il pallone da Bruno Henrique che appoggia a Nestorovski per il facile tocco dello 0-1. Protesta il difensore del Bologna per un presunto fallo ai suoi danni. Dal replay però l’impressione è che il giocatore del Palermo tocchi il pallone prima dell’avversario.

MILAN-INTER
Tagliavento – al suo secondo derby stagionale dopo quello di Genova – inizia lasciando molto giocare poi a metà primo tempo decide che è ora di sedare qualche eccesso di agonismo e comincia a estrarre i cartellini, tutti sensati.

Alla fine del primo tempo fermato ingiustamente Bacca che era scattato sul filo del fuorigioco, ma comunque Murillo era riuscito a frenarlo.

Qualche contestazione milanista sul gol del primo pareggio dell’Inter: la rimessa laterale che origina l’azione però viene correttamente assegnata ai nerazzurri: l’ultimo a toccare il pallone è Locatelli.
Regolare la posizione di Perisic in occasione del gol del 2-2: sul colpo di testa di Murillo il croato – poi ammonito per aver esultato togliendosi la maglia – era tenuto in gioco da Locatelli.
Nota conclusiva proprio sulle maglie, la cui prevalenza nera le rende davvero simili. In aggiunta la scelta di vestire calzoncini e calzettoni bianchi ricade insolitamente sull’Inter. Ma è l’arbitro – che è sul campo e non davanti alla tv – a decidere se ci sia confusione o meno.
 

Fonte: SkySport

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