Premessa. Questa notte si è giocata Argentina-Colombia, partita
valida per le qualificazioni sudamericane al prossimo Mondiale di
Russia 2018. 3-0 il risultato finale e l’Albiceleste è tornata così alla
vittoria dopo la caduta contro il Brasile. Nel ‘Bicentenario’ di San
Juan, Messi è tornato a fare il… Messi. In campo e fuori. Un gol
capolavoro e due assist per la Pulce che appena finita la gara ha
guidato la squadra in sala stampa. Tutti e 26 i convocati da Bauza
presenti ieri. Microfono in mano, parola al capitano, e giornalisti
in silenzio per un momento in cui dovevano solo ascoltare le sue
parole. Nessuna domanda ammessa. “Le accuse sono molto gravi. Se
non ne parliamo adesso, non lo facciamo più. Preferiamo affrontare
così la questione, invece che con un freddo comunicato – ha esordito
Messi -. Noi non vogliamo entrare in questo gioco. Abbiamo preso la
decisione di non parlare più alla stampa. E sapete il perché.
Abbiamo ricevuto molte accuse e mancanze di rispetto, ma quella nei
confronti di Lavezzi è stata molto grave”. Il riferimento è ad un
giornalista locale che aveva scritto che il Pocho sarebbe stato
escluso dalla gara contro la Colombia per aver fatto uso di marijuana
durante il ritiro. A questa accusa, aveva già risposto lo stesso
Lavezzi via Twitter, scrivendo che aveva creato “gravi problemi
alla mia famiglia e al mio lavoro. Sono pronto ad intraprendere
azioni legali per queste false dichiarazioni”.
“Potete dirci che giochiamo bene o meno ma è molto grave che si
entri così nella vita di un giocatore”, ha proseguito poi Messi
prima di lasciare insieme ai suoi compagni la sala stampa al termine
di una partita vinta e che ha fatto risalire l’Argentina in
classifica. La nazionale di Bauza chiude dunque questo 2016 in quarta
posizione, alle spalle di Brasile, Uruguay e Ecuador, in attesa della
prossima sfida in programma a marzo contro il Cile. http://gianlucadimarzio.com/it/messi-si-fa-portavoce-della-sua-argentina-non-parleremo-piu-con-la-stampa
Argentina, Messi detta legge… anche in conferenza: “Non parleremo più con la stampa”
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