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Juventus, Allegri perde Bonucci: niente Chievo e Nazionale

Juventus, Allegri perde Bonucci: niente Chievo e NazionaleLeonardo Bonucci (agf) TORINO – Il problemino archiviato alla voce “niente di ché” da Bonucci, mercoledì scorso, all’uscita dello Stadium, è invece una “elongazione dei flessori della coscia sinistra”. Un guaio, il quattordicesimo di una stagione che comincia per numero di infortuni a somigliare all’ultimo annus horribilis, che obbligherà il difensore a saltare Chievo-Juve e le due partite della Nazionale contro Liechtenstein e Germania. Le condizioni di Bonucci “verranno monitorate giorno per giorno”, informa lo staff medico bianconero che al solito omette la prognosi. Il difensore rientrerà presumibilmente dopo la sosta, così come Chiellini e Dybala, mentre per rivedere Pjaca bisognerà attendere almeno la fine di novembre. Allegri conta invece di recuperare Marchisio, che oggi non ha preso parte all’allenamento a causa di “una leggera sindrome influenzale”. Tra i convocati per il Bentegodi ci sarà anche Pjanic, uscito leggermente ammaccato dalla battaglia contro il Lione.

CON IL CHIEVO TORNA IL 3-5-2? – Nonostante l’emergenza in difesa, Allegri starebbe pensando di mettere da parte il 4-3-1-2 “europeo” per l’italianissimo 3-5-2. Davanti a Buffon ci saranno Rugani (o Evra), Barzagli e Benatia. I dubbi principali sono a centrocampo, il settore che offre maggiore scelta, ma con Pjanic e Khedira bisognosi di tirare il fiato dopo 5 partite consecutive tra i titolari nel breve giro di 15 giorni. Il tedesco lascerà probabilmente il posto a uno tra Lemina e Asamoah, il cui maggiore dinamismo potrebbe tornare molto utile contro quel Chievo che è la squadra che corre di più in Serie A. In regia, al posto di Marchisio, reduce da 90′ in Champions League, ci sarà quasi sicuramente Hernanes, mentre sulle corsie agiranno Lichtsteiner (oppure Cuadrado) e Alex Sandro. Scelte obbligate in attacco, dove, in assenza di Dybala e Pjaca, si ripartirà salvo colpi di scena dal tandem Mandzukic-Higuain, con il baby Kean di scorta: e chissà che non sia la volta buona per vedere in azione il primo classe 2000 della Serie A.

BENEDETTA SOSTA – La sosta non poteva arrivare in un momento migliore per la Juve, che oltre a svuotare l’infermeria vuole mettersi nuova benzina nelle gambe – mercoledì la squadra è parsa fisiologicamente stanca, spremuta dall’ultimo tour de force – e intanto risolvere alcuni problemi tecnici e tattici. Il reparto su cui tocca lavorare di più è quello nevralgico di centrocampo. Pjanic ad esempio è un rebus: Allegri gli ha cambiato tre ruoli in tre mesi (playmaker, mezzala e trequartista nel 4-3-1-2 varato contro il Lione), ma il bosniaco da 32 milioni di euro continua a non trovare la posizione giusta, rendendo meno delle sue enormi possibilità. Del resto anche Zidane – al quale il bosniaco si è ispirato per scegliere il numero 5 – , a suo tempo, ci mise un po’ per inserirsi nelle trame bianconere, così come un certo Platini. Un altro piccolo caso risponde al nome di Khedira, che da più di un mese si è perso dopo un ottimo avvio di stagione: il tedesco passeggia per il campo, lasciando pochissime tracce di sé. Ma la Juve si aspetta qualcosa in più anche da un altro big come Dani Alves, sin qui apparso troppo discontinuo e anarchico. Insomma, si può dare di più. Eccome.

juventus fc

serie A
Protagonisti:
Leonardo Bonucci

Fonte: Repubblica

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