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Di Napoli: “Gabbiadini sente la maglia, e quando gioca vuole spaccare il mondo: necessita solo di serenità. Sarri ha le idee chiare”

Arturo Di Napoli, doppio ex di Empoli e Napoli, nonché ex attaccante di Inter, Vicenza, Messina e Salernitana, rilascia alcune dichiarazioni in onda su Teleclubitalia durante Club Napoli All News: “L’Empoli ha una società consolidata da anni, hanno programmazione, e non ne fanno un dramma se dovessero retrocedere perché lanciano sempre ogni anno tantissimi giovani dal vivaio. Penso che possano salvarsi abbastanza agevolmente. Quest’anno hanno voluto puntare ancora sulla vecchia guardia: agli attaccanti può girarti bene e può girarti male. Saponara? Credo che a lui manchino le motivazioni per rimanere ad Empoli: quest’estate era appetito da molte squadre, e oggi può sentirsi un po’ ingabbiato.

Il Napoli, invece, sta avendo un po’ di blackout ma non è niente di grave: sotto il punto di vista del gioco, secondo me, non meritava le sconfitte con la Roma e con il Besiktas. Gli azzurri hanno tutte le caratteristiche per rimanere lì in alto: Sarri ha dimostrato che è un allenatore che ha le idee molto chiare, che ha una buona organizzazione di gioco, e che pur non essendo primo in classifica, gioca il miglior calcio d’Italia. Io sono stato un attaccante, e per il mio ruolo, la cosa fondamentale, era la testa: Gabbiadini ha grandi qualità, e oggi Napoli è una piazza grande, diversa da quella in cui io giocavo. Napoli ti fa sentire grande, e c’è pressione: questo ragazzo sente la maglia, sente che le cose non girano, sente che non è un titolare fisso, vorrebbe spaccare il mondo quando gioca. Deve solo ritrovare serenità interiore, e può essere utilissimo a questa squadra.

E’ il gruppo quello che fa ottenere i risultati: l’Inter ha dei buoni singoli, ma non ha ancora un gruppo consolidato. Non si sa bene chi comanda lì dentro, c’è il rischio di confusione. Quando c’era Mourinho comandava lui, ma aveva una società alle spalle. Adesso la società non c’è, non si sa neanche chi è il presidente. Ci sono stati degli investimenti importanti, ma non c’è società. Mi dispiace vedere così questa squadra perché ci sono cresciuto: servirebbe qualcuno che possa infondere buone idee e progettualità. Il Milan, invece, ha avuto coraggio: è stato un paio d’anni nel buio, per poi individuare il buon allenatore qual è Montella, ma soprattutto ha un patrimonio importante di giovani”.

 
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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!