Genoa, Juric: “Il Milan sta diventando grande, ma dobbiamo rialzarci dal derby”
Ivan Juric GENOVA – Ivan Juric è di nuovo in panchina dopo la squalifica che l’ha costretto a saltare il derby. Prima di concentrarsi sulla sfida col Milan di Montella, torna però sulla partita di sabato con la Sampdoria. Una sconfitta che brucia. “Anche perché sono convinto che la squadra abbia fornito la sua migliore prestazione stagionale. Abbiamo raggiunto livelli di gioco straordinari, segnato due gol anche se uno, probabilmente valido c’è stato annullato, colpito due traverse e creato davvero tanto. Certo, c’è anche qualcosa da migliorare. Per esempio in marcatura si poteva fare meglio, ma Muriel si è dimostrato un fuoriclasse e ha giocato una partita straordinaria. Occorre anche stare più attenti a tante piccole cose che però sono quelle che fanno la differenza. Il secondo gol l’abbiamo preso su una rimessa laterale sbagliata. E poi bisogna essere più furbi. Quagliarella è andato a cercarsi un braccio di Perin per cadere, Simeone invece ha voluto restare in piedi. Ha messo la palla in mezzo per Edenilson, ma a porta vuota non abbiamo fatto gol”.
Insomma, fatica a smaltire la delusione per la sconfitta in quella che i tifosi considerano la sfida più importante dell’anno.
“Fosse stata una partita normale sarei sereno perché la prestazione c’è stata e mi andrebbe bene così. Ma nel derby no. Questa è una partita dove non conta giocare bene, l’unica cosa importante è vincere”.
La difesa era il punto di forza del suo Gena e invece sabato in occasione del primo gol si è fatta trovare scoperta.
“Ci sta prendere un gol come quello. Non è vero che sull’inserimento di Bruno Fernandes eravamo impreparati. C’erano in due: Rincon e Orban. E Burdisso è andato col tempo giusto a chiudere su Quagliarella. Proprio a voler trovare il pelo nell’uovo si può dire che Edenilson doveva scalare di più su Muriel”.
Si aspetta una reazione immediata da parte della sua squadra?
“Ci sono sconfitte e sconfitte e questa, anche se arrivata in una partita importante come il derby, non deve intaccare la nostra autostima. Abbiamo sbagliato i due primi quarti d’ora, ma poi la mezz’ora finale del primo tempo è stata la migliore in assoluto di tutto il campionato e anche quella del secondo tempo è stata buona”.
Dubbi di formazione?
“Per esempio Ninkovic. Lo faccio partire dall’inizio oppure lo inserisco a partita in corso? È entrato bene e ha qualità. In tutta sincerità sono curioso anch’io di capire quanto possa effettivamente rendere. E un’occasione dall’inizio, prima o poi, gli va data. Poi devo scegliere tra Edenilson, che ha giocato una partita strepitosa, e Lazovic”.
VIDEO LA SINTESI DI SAMPDORIA-GENOA
Quali sono invece le certezze?
“Dietro gioca Munoz, anche se Orban ha migliorato la fase del disimpegno, ora vede la linea del passaggio che il nostro gioco richiede. E Rincon, anche se stanco, per me è intoccabile. Gioca alcune partite ai suoi livelli e altre meno. Non si ferma mai: quest’estate la Coppa America, poi il campionato. E, quando gli altri si riposano, lui torna in Sud America per giocare con la sua nazionale. Ma di un calciatore così non si può fare a meno”.
Per Pavoletti e Ocampos ancora panchina?
“Pavoletti aveva fatto mezzo allenamento con noi, ma avevamo pianificato che se ci fosse stato bisogno potevamo buttarlo un quarto d’ora nella mischia. È andato dentro, ha avuto due occasioni di testa ed è stato fermato davanti dal portiere per un fuorigioco che non c’era. Avevo premesso che era meno titubante di Ocampos, ma questo non significa che possa partire dall’inizio”.
Il Milan che ha fatto 16 punti in sei partite è forse l’avversario peggiore per ripartire.
“Con le grandi bisogna aver fortuna, conta infatti molto il momento in cui le incontri. Ora il Milan sta molto bene. È una squadra che ha tantissima qualità, ma sa anche essere umile. E non si fa problemi a difendere con sei giocatori. Ci aspetta una partita tosta”.
genoa
- Protagonisti:
- ivan juric
Fonte: Repubblica