Roma, Spalletti: ”Su Totti serve equilibrio, attenti all’Inter”
Luciano Spalletti (agf) ROMA – “Dobbiamo essere bravi a sfruttare ogni occasione, perché non ne capiteranno di altre”. E’ un treno che corre veloce quello delle opportunità di ridurre le distanze con i principali concorrenti del campionato. La Roma è a meno cinque punti dalla Juventus e meno quattro dal Napoli. Ma, quello che realmente interessa a Luciano Spalletti, è il recupero dell’idea corale di gioco e, soprattutto, l’attenzione ad arginare la pericolosità dell’Inter: “Fino a questo momento non abbiamo fatto vedere il nostro reale livello, loro prima o poi mostreranno il loro valore. C’è da stare attenti”.
E’ attento ai numeri il tecnico toscano. Rimprovera la stampa di portare in evidenza soltanto alcuni dati – utili magari a capire l’incidenza di Totti nelle giocate decisive della squadra (2 gol e 4 assist in 6 presenze) – a fronte di analisi che, invece, non prendono in considerazioni elementi fondamentali per la ricerca della sua vera Roma: “Ci stiamo allenando bene, abbiamo fatto una buona partita in Europa League e siamo sulla strada giusta. Ci mancano una serie di comportamenti e numeri importanti come i raddoppi di marcatura, la chiusura delle linee di passaggio e l’andare oltre la linea difensiva più volte. Il vero peccato – dice il tecnico in conferenza stampa – è che in molti non sappiamo davvero cosa succede nelle zone di campo dove non c’è la palla”. Chi, invece, sembra saperlo piuttosto bene ogni volta che ha avuto la chance di scendere in campo, è Totti, decisivo con le sue aperture e i suoi servizi anche nei 90 minuti disputati contro l’Astra Giurgiu: “Non dico se giocherà. A giugno si pensava di fargli fare il tour della sua ultima partita in tutti gli stadi, ora si è passati a chiederne la riconferma da titolare in una gara importante. Se si ragionasse più tranquillamente, con equilibrio – prosegue l’allenatore – si troverebbe la giusta soluzione, cosa che cerco di fare io quando tengo in conto tutto. Anche quegli aspetti che i media non evidenziano”.
Impiegato più volte negli ultimi 20 giorni, rispetto ai precedenti mesi di gestione Spalletti, Totti continua a mettersi in luce grazie ad una brillante condizione e alle sue solite giocate. Di dipendenza, però, guai a parlarne: “Per me è fondamentale la gestione di squadra – afferma in conferenza stampa lo stesso Spalletti – e siccome ha fatto bene è stato preso maggiormente in considerazione. Attualmente, nonostante in alcune situazioni vada gestito, è dentro la squadra e fa le cose che fanno gli altri, in maniera corretta. Mi fa piacere quando la squadra migliora – dice commentando le parole di Strootman che ha certificato come, con il numero dieci in campo, i compagni ne traggano benefici in termini di fiducia e spensieratezza – se devo essere preoccupato per qualcosa lo sono per il resto della squadra e per il fatto che non viene dato il giusto valore alle azioni degli altri. I miei concetti vanno verso il rafforzamento del collettivo, se lui continua a fare gol e giocate sono contento e lo tengo presente”.
Difficile, però, che si vada verso la conferma della maglia da titolare in un match così delicato, considerate le premesse con cui Inter e Roma arriveranno al fischio d’inizio: “Preferisco sempre quando giochiamo contro una squadra che ci viene ad attaccare. Se lo fanno forte e bene, a volte, può subentrare un po’ di timore nella gestione della palla. Dipenderà tutto dall’intensità, dalla tranquillità e dalla velocità che metteremo in campo nelle varie fasi di gioco”. Dipenderà, dunque, da quei numeri non-noti, a cui Spalletti fa più volte riferimento: “Se si fanno tanti raddoppi di marcatura si vince la partita. Se copriamo le linee di passaggio si riconquistano più palle degli avversari e se ne hanno di più da gestire. Non abbiamo un equilibrio forte di squadra al momento, non siamo al meglio. La Juventus è la squadra più forte di tutte, migliorerà ancora vista la loro forza: noi – chiude Spalletti – dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni, perché non ne capiteranno più molte”.
Un sentimento che trasforma in decisivo lo scontro diretto con la squadra allenata da De Boer, un punto sopra in classifica rispetto alla Roma: “Mi sembra una persona molto seria e professionale. Va lasciato lavorare, ha già assunto decisioni scomode che hanno evidenziato la personalità e sicurezza nel ruolo. Ci sono situazioni nel nostro calcio che fanno sì che le tempistiche possano non coincidere con i reali progetti di lavoro, ma sicuramente farà vedere il suo valore”.
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- Protagonisti:
- luciano spalletti
Fonte: Repubblica