PROGETTO DA REALIZZARE – Gasperini si difende dalle critiche dopo le quattro sconfitte rimediate nelle prime sei giornate. “Io sono venuto per sviluppare un progetto, formare un gruppo sempre più compatto crescendo i giovani e recuperando giocatori più esperti – taglia corto -. La società me l’ha chiesto e vado dritto per la mia strada: non è una questione di chiarimenti. Sul confronto è stato detto tutto, più chiaro di così si muore. Il modulo? Non vi do i numeri, perché ne leggo tanti sui giornali e poi rischio davvero di andare in confusione. Vedete la partita e valutate se giochiamo bene o no, il resto non conta”.
I SINGOLI – Se sullo schieramento non si pronuncia, sugli uomini Gasperini spende qualche parola: “Petagna con la Lazio è entrato nel finale e ha fatto gol, col Crotone ha segnato ancora giocando una gran partita – spiega -. Quando si hanno risposte di questo genere, le gerarchie possono anche cambiare. La nostra forza è l’inserimento graduale dei Conti, dei Caldara, dei Gagliardini e dei Grassi: un futuro migliore si costruisce così, la forza di questa squadra sono i giovani”. Paloschi e Pinilla devono scalpitare in panchina insieme a un altro escluso illustre, scavalcato da Berisha: “Mi caricano addosso la storia di Sportiello, ma se c’è stato un cambio è stato determinato da una serie di situazioni sul campo. Ho fatto una scelta sulla base dei risultati sportivi. Quello del portiere è un ruolo particolare”.
GIOVANI IN GRUPPO – In settimana Gasperini ha provato a lungo Latte in un tridente con Petagna e Gomez, ma per l’esordio in campionato del ’99 c’è tempo: “Stavolta non lo porto, ma lui e Bastoni dalla prossima settimana verranno aggregati stabilmente al gruppo per allenarsi con noi. In prospettiva ne verrà qualcosa di molto buono per l’Atalanta. C’è anche Cabezas in prima squadra: magari ha bisogno di un po’ più di tempo perché viene da un calcio diverso, giocherà quando lo riterrò pronto ad assorbire eventuali intoppi”.
atalanta
- Protagonisti:
- gian piero gasperini
Fonte: Repubblica