GENOVA – Un altro pareggio casalingo, il secondo consecutivo, per il Grifone dopo lo 0-0 con il Napoli. Ma se quello con gli uomini di Sarri poteva anche essere salutato con soddisfazione, l’1-1 contro il Pescara è più amaro da digerire per il Genoa, anche e soprattutto perché costretto a chiudere in nove (e raggiunto appunto dagli avversari nel finale) dopo esser passato in vantaggio ed essersi visto defraudato di un rigore (con annessa espulsione) nella prima frazione. Insomma, una serie di episodi girati storti alla squadra di Juric al ‘Ferraris’ in una domenica tutt’altro che semplice per il signor Irrati (in qualche caso non troppo assistito dai colleghi…). Intendiamoci, non ha sfigurato la formazione di Massimo Oddo, capace di tenere bene il campo, di concedere poco o nulla ai padroni di casa e di punzecchiare con la verve dei suoi avanti, trovando tuttavia la rete del pari solo quando gli avversari sono rimasti in doppia inferiorità numerica per i rossi, nel giro di cinque minuti, rimediati da Edenilson e Pandev. Comunque la neo promossa abruzzese ha mostrato un buon atteggiamento, sia all’inizio che alla fine della gara, quando ha provato anche il colpaccio pieno.
ZAMPANO ‘PARA’ SULLA LINEA MA L’ARBITRO NON VEDE – L’inizio del match promette bene e il Pescara, al 6′, prova a far male con Caprari che, in azione solitaria, si porta a spasso mezza difesa ma il suo diagonale di destro si spegne di poco a lato. La risposta dell’undici di Juric non tarda ad arrivare e, all’11’, Ocampos su traversone dalla destra di Edenilson anticipa tutti con una deviazione destinata in fondo al sacco ma sulla linea Zampano si sostituisce a Bizzarri, inutilmente proteso: forse è proprio il tuffo del portiere che inganna arbitro e collaboratori non avvedendosi della ‘parata’ del giocatore biancazzurro. Dalla parte opposta è sempre Caprari a provarci, con un secco destro da fuori, alzato oltre la traversa da un attento Perin. Ocampos si fa male e Juric deve ridisegnare ancora l’attacco, già orfano di un terminale come Pavoletti. Il Grifone ne risente e il finale di tempo è più di marca abruzzese, senza però particolari occasioni.
IL PRIMO GOL EUROPEO DI SIMEONE JR SBLOCCA LA GARA – Così al rientro dagli spogliatoi il tecnico croato si gioca la carta Pandev, togliendo un Ntcham impalpabile nella prima frazione. E il suo Genoa impiega appena due minuti per sbloccare la partita: Gentiletti si stacca dalla linea difensiva e serve in profondità con precisione Simeone jr, controllo e rasoiata di sinistro che non lascia scampo a Bizzarri sul suo palo. E’ il primo gol in Italia per il 21enne attaccante figlio del ‘Cholo’, ora allenatore dell’Atletico Madrid (dove è nato il figlio Giovanni quando Diego giocava nei ‘colchoneros’) arrivato in estate sotto la Lanterna dal River Plate che nella passata stagione lo aveva prestato al Banfield.
ESPULSI EDENILSON E PANDEV, GENOA IN 9 – Sull’onda dell’entusiasmo, sospinti da un ‘Ferraris’ infuocato, i rossoblù non tolgono il piede dall’acceleratore e, in contropiede si riversano nella metà campo degli abruzzesi, ma Pandev sbaglia clamorosamente l’assist risolutivo per Simeone. Quando pareva essere padrone della gara, l’undici di Juric decide di complicarsi la vita e, tra il 29′ e il 34′, rimane in nove uomini: prima Edenilson viene espulso per doppia ammonizione, poi è gravissima per un giocatore della sua esperienza la reazione di protesta di Pandev, allontanato dal fischietto toscano.
MANAJ FIRMA IL PARI, VERRE SFIORA IL COLPACCIO – In undici contro nove il Pescara tenta il tutto per tutto, e trova la rete del pareggio con il neo entrato Manaj, che, servito da Zampano (proprio quello che poteva essere stato espulso nel primo tempo…), mette dentro sottomisura. E con i padroni di casa sulle gambe, in pieno recupero, il solito Caprari disegna un pallone perfetto per la testa di Verre, la cui deviazione fa la barba al palo, facendo correre un brivido lungo la schiena di tutto lo stadio. Ma, forse, la sconfitta sarebbe stata una punizione troppo severa per questo Genoa incerottato.
GENOA – PESCARA 1-1 (0-0)
GENOA (3-4-3): Perin 6.5; Izzo 6, Burdisso 6, Gentiletti 6.5; Edenilson 5, Rincon 5.5, Ntcham 5 (1′ st Pandev 4), Laxalt 6; Rigoni 6; Simeone 6.5 (30′ st Munoz, sv), Ocampos 6 (20′ pt Gakpè 5.5). (23 Lamanna, 38 Zima, 4 Cofie, 14 Biraschi, 22 Lazovic, 28 Brivio, 29 Fiamozzi, 99 Ninkovic). All.: Juric 5.5.
PESCARA (4-2-3-1): Bizzarri 6; Crescenzi 6 (35′ st Aquilani sv), Campagnaro 6.5, Fornasier 6, Biraghi 6; Zampano 6, Brugman 6, Memushaj 6 (25′ st Manaj 6.5); Benali 5.5, Caprari 6.5, Mitrita 5 (18′ st Verre 6). (1 Fiorillo, 5 Bruno, 6 Cristante, 13 Zuparic, 26 Vitturini, 27 Pettinari, 30 Muric). All.: Oddo 6.
ARBITRO: Irrati di Pistoia 5.
MARCATORI: nel st 2′ Simeone (G), 41′ Manaj (P).
ESPULSI: Edenilson (G) al 29′ st per doppia ammonizione, Pandev (G) al 34′ st per proteste.
AMMONITI: Gakpè (G), Zampano (P), Campagnaro (P) e Rigoni (G) per gioco falloso; Manaj (P) per condotta antiregolamentare.
ANGOLI: 5-1 per il Pescara.
RECUPERO: pt 2′, st 4′.
SPETTATORI: ventimila circa.
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Fonte: Repubblica