Serie A, il nove è tornato di moda: da Icardi a Dzeko i centravanti padroni del gol
(afp) ROMA – La prova del nove non tradisce. Nella prima fetta del campionato oltre alle big già impegnate a fare corsa in testa – con il Chievo per ora imbucato alla festa – sta marcando il cartellino soprattutto il numero nove, il centravanti, moderno oppure in stile vintage, che ha sfilato la scena alle seconde punte, fantasisti, ali offensive dal gol facile.
Mauro Icardi è sintesi tra classico e moderno: tagli sul primo palo, una sentenza sulle palle alte, pressing sulle difese avversarie in fase di non possesso palla. Frank De Boer lo coccola, il popolo nerazzurro l’ha perdonato per qualche puntata di troppo nella soap estiva sulla sua ipotetica partenza da Milano, ora è avanti a tutti con sei reti nella classifica marcatori dopo la doppietta all’Empoli, poi a quota cinque oltre al factotum Callejon (esterno, punta, terzino, mediano) c’è Carlos Bacca, solitario del gol al Milan dopo un’estate con la valigia fuori ai cancelli di Milanello. E a quota quattro altri due punteros ma alla vecchia maniera, sponde con spalle alla porta e duelli in quota con i difensori: Belotti, fuori da un paio di gare per infortunio ma tra i primi per i quattro timbri nel doppio turno ad agosto (tripletta al Bologna) e l’evergreen Borriello (otto reti nel suo avvio a Cagliari tra A e Coppa Italia). Stesso fatturato per Dzeko, che timbra con più frequenza rispetto alla scorsa stagione portando Spalletti a usare meno il modulo con il falso nove. E sempre a quattro gol ecco Higuain e Milik, dolore e gioia per i tifosi del Napoli, sedotti per tre anni e poi abbandonati dall’argentino che finora in bianconero segna solo allo Juventus Stadium (ma a San Siro contro l’Inter Allegri gli ha riservato 15 minuti) e poi subito confortati dal polacco venuto dall’Ajax, il vertice del tridente di Sarri che salta parecchio in alto, con un sinistro al miele.
L’altro non invitato al ballo delle prime punte assieme al napoletano Callejon è Kessié (quattro gol), centrocampista-sensazione dell’Atalanta che ha sfilato i rigori a Paloschi e stimolato l’interesse di Napoli, Juventus e le milanesi. Mentre tra i nuovi centravanti si segnalano Duvan Zapata, due reti nelle ultime due gare, l’erede del gol in Friuli di Totò Di Natale oltre a fare a sportellate con le difese avversarie e il palermitano Nestorowski, capocannoniere nella prima divisione croata, forse la nuova scommessa sul mercato centrata da Zamparini dopo Amauri, Cavani e Dybala. Nella sceneggiatura del gol finora invece sono riservate poche battute a esterni d’attacco e numeri dieci, interrotto il flirt con la porta – unica eccezione Mohamed Salah a tre reti – per Dybala, che forse soffre la presenza in area di Higuain, mentre Insigne colleziona errori a un passo dalla porta. Entrambi partivano con le marce alte nella passata edizione del torneo, mentre El Shaarawy dopo il prolifico girone di ritorno dello scorso torneo ieri sera ha centrato il primo gol stagionale e nell’Inter che risale il trio Eder – Candreva – Perisic ha prodotto una rete (il croato contro la Juve) e qualche assist. Berardi invece è assente giustificato: partenza a razzo, reti in campionato ed Europa League, prima dell’infortunio che l’ha costretto ai box.
Ma il frame magico delle prime punte non tocca solo la Serie A ma anche la Bundesliga con Lewandowski in vetta ai marcatori, seguito da Modeste, centravanti del Colonia e Polhampalo (Bayer Leverkusen). In Premier League assieme a Diego Costa il capocannoniere è invece il centrocampista del West Ham Michail Antonio, alle sue spalle nel condominio dei giganti Lukaku e Ibra c’è Etienne Capoue, la mezzala offensiva di Walter Mazzarri al Watford, l’Hamsik che il tecnico toscano cercava nel 3-5-2 portato in Inghilterra. Niente prime punte in gol neppure nella Liga – in attesa di Cristiano Ronaldo, che è comunque un nove atipico – con spazio per i “piccoletti” Griezmann, Messi e Ruben Castro (Betis Siviglia), in Ligue 1 Cavani (sei reti) è capocannoniere con due lunghezze sul redivivo Balotelli.
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Fonte: Repubblica