Bologna-Sampdoria 2-0, rossoblù implacabili in casa
BOLOGNA – Un gol da paese delle meraviglie e il ritorno del centravanti rapace. Così, alla prima, seria prova casalinga della stagione, dopo i successi sulle neopromosse Crotone e Cagliari, il Bologna strapazza una bella Sampdoria e si issa momentaneamente al secondo posto. La Ligure, ospite di riguardo, piega ancora il capo, dopo le due eccessive punizioni subite, oltre il demerito, da Roma e Milan. C’è un primo tempo che rende merito e onore a due grandi allenatori. Bologna e Sampdoria si affrontano a viso aperto con in testa solo la voglia di fare calcio. Ne esce una prima parte bellissima, senza imputati, con errori dovuti solo alla voglia di fare qualcosa. La Sampdoria giganteggia per 25′, in virtù di un palleggio rapidissimo e precisissimo. Ha Linetty, ma il solo demerito è quello di non avere brillantina negli ultimi metri. Il Bologna infatti ha la grande qualità di accettare la sfuriata ospite, di non scomporsi: ha da passa’ a nuttata, insomma. Lascia fare fino al limite dell’area, dimostrando comunque di arrivare sempre in tempo sul pallone, anche col reparto arretrato.
E così nei 25 minuti di dominio ligure, il Bologna difende senza subire tiri. perché definire tiro una conclusione di Muriel dal limite è eccessivo. Solo una sbavatura, per i rossoblù, che in difesa hanno recuperato Maietta. Capita in ripartenza doriana, quando la linea dell’alta velocità si è fatta a due corsie, cioè quando il Bologna risponde colpo su colpo. Praet lanciato da Pereira si presenta davanti a Da Costa ma Gastaldello lo rimonta e gli scippa palla sul più bello. Dunque bella Samp, ben messa in campo, abile nel palleggio, secondo il calcio spumeggiante di un grande come Giampaolo. Il Bologna esce dal guscio e se la Samp non tira, i rossoblù collezionano palle gol. Il primo squillo è di Destro, lanciato alla perfezione da Dzemaili, stop girata e Viviano – che sta andando dall’altra parte, rimedia con i piedi. Poi Krejci, formato centravanti: non è la sua specialità, si vede, si addormenta e i difensori ospiti liberano. Ma il ceko, a fine tempo, si fa perdonare, cambia gioco su Verdi, quello che non segnava mai così lo chiamava qualcuno. Eccolo il ragazzo pavese, che arriva in corsa su un pallone che grida: calciami al volo. La coordinazione è perfetta, la traiettoria imparabile, palla all’incrocio dei pali!
E’ un vero eurogol: la ciliegina sulla torta di un primo tempo da Premier League. Bellissimo: non date retta ai critici che cercano il pelo nell’uovo, per cui ogni gol non è frutto di prodezze ma di errori altrui. Questo di Bologna-Sampdoria ha offerto un primo tempo favoloso, da parte di tutti. La ripresa vede il Bologna riprendere il filo del discorso da dove il suo goleador di fine tempo l’aveva lasciato. E’ un Bologna che non lascia respiro all’autorevole rivale, fa pressing, ha gambe che girano alla grande e si vede, accorcia come Dio comanda con centrocampisti e difesa. Davvero tutti bravi i rossoblù, anche quelli – come Dzemaili e Taider – che lavorano sotto coperta, ufficiali macchine. I risultati si vedono subito, solo cinque minuti e Krejci, mister assist per i felsinei, serve un pallone teso per il taglio di Destro che brucia Silvestre e tocca mandando al bar l’incolpevole Viviano. Due a zero. Il biondo esterno venuto da Praga mette lo zampino nei due gol e riporta alla memoria dei più anziani tifosi il magico tedesco, Helmut Haller. Non è lo stesso ruolo, però la suggestione c’è. Giampaolo vede i suoi un po’ impauriti. Cambia: dentro Cigarini per un Torreira meno brillante di altre gare. E Schick rileva un Quagliarella stretto nella morsa degli abili Gastaldello e Maietta (ma anche assai poco servito). In 1′ si vedono i frutti. Praet servito all’ala si accentra e scarica un tiro respinto da Da Costa (il solo tiro sullo specchio concesso in un’ora di gioco), e dall’angolo che nasce dal conseguente tiro di Barreto respinto, arriva Skriniar ma alza il suo colpo di testa.
Al 19′ l’ultimo vero tentativo doriano di riaprire il discorso, quando Praet pennella un assist per Barreto, sciagurato nel diagonale che scarica da posizione ravvicinata, ampiamente fuori.
Si rimane sul 2 a 0 ma il paraguaiano – forse innervosito per l’errore sotto misura – rovina su Nagy in modo scomposto e Calvarese lo espelle.
Il Bologna ha ancora molta freschezza nelle gambe, la Samp ha speso tanto e finisce senza benzina anche Pereira che rimane in campo – colpito da crampi – per onor di firma. Nel finale, dopo un assolo di Taider fermato in angolo, c’è da raccontare l’espulsione di Di Francesco per tackle scivolato (compensazione?) su Linetty. E una punizione di Fernandes in pieno recupero che si stampa sulla traversa a Da Costa battuto. Ma alla fine i tre punti prendono la strada giusta: cioè di chi ha maggiormente meritato.
BOLOGNA: Da Costa 6.5 – Torosidis 6.5, Gastaldello 7, Maietta 7, Masina 6.5 (66′ Morleo 6) – Taider 6, Nagy 6 (80′ Pulgar 6), Dzemaili 7- Verdi 7.5 – Destro 7, Krejcì 7.5 (71′ Di Francesco 5). All. Donadoni
SAMPDORIA: Viviano 6.5 – Pereira 6.5, Silvestre 5.5, Skriniar 6, Regini 6 – Barreto 4.5, Torreira 5 (53′ Cigarini 6), Linetty 6.5 – Praet 6.5 – Muriel 5.5 (72′ Fernandes 6.5), Quagliarella 5 (53′ Schick 5). All. Giampaolo
ARBITRO: Calvarese 6
RETI: 45′ Verdi; 50′ Destro
NOTE: espulsi per gioco scorretto Barreto e Di Francesco. recupero: 0′ e 5′. Ammoniti: Pereira, Praet, Verdi e Linetty)
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Fonte: Repubblica