Napoli, contro il Bologna la grande occasione di Gabbiadini
Manolo Gabbiadini NAPOLI – Il sapore della sfida è particolare. Manolo Gabbiadini, del resto, ha un feeling particolare con il Bologna: una stagione da protagonista (nel 2012/2013), poi da allora è diventata la sua vittima preferita. L’ha affrontata da avversario 4 volte e ha già segnato 5 gol, gli ultimi due al San Paolo nel 6-0 rifilato ai rossoblù lo scorso 19 aprile. L’obiettivo ovviamente è ripetersi sabato sera al San Paolo. Maurizio Sarri, del resto, sta pensando di concedergli una chance dal primo minuto al posto di Milik, reduce dalla doppietta in Champions contro la Dinamo Kiev. Il talento bergamasco, però, vuole sentirsi al centro del progetto e per questo la tentazione di affidargli le chiavi dell’attacco è molto forte. Gabbiadini è pronto a rispondere presente all’appello per dare un altro dispiacere alla città che lo ha adottato: ha casa sotto le Due Torri assieme alla compagna Martina e al figlioletto Tommaso. Sarri scioglierà le riserve soltanto a poche ore dal calcio d’inizio. Gabbiadini scalpita per riprendere il discorso realizzativo che si è interrotto dopo i quattro gol rifilati al Monaco nella seconda amichevole estiva, disputata al San paolo.
GLI ALTRI CAMBI DI SARRI – Il tecnico adotterà un pizzico di turnover, come già dimostrato a Palermo. Niente rivoluzioni, dunque, ma una novità per reparto. In difesa scalpita Strinic che potrebbe prendere il posto di Ghoulam, in mediana è il turno di Zielinski. Il polacco, una delle vere rivelazioni del Napoli, stavolta potrebbe sostituire Hamsik e non Allan considerando che lo slovacco finora è sempre stato impiegato da Sarri. L’altro ballottaggio è quello solito tra Mertens e Insigne per completare il tridente offensivo.
MILIK SEGUITO DAL 2015 – Emergono particolari, intanto, sul trasferimento del bomber polacco in maglia azzurra. La rivelazione è del suo procuratore, David Pantak: “Ho parlato due volte con il Napoli, ma ci siamo visti anche a Milano e Bologna. Il club azzurro era sulle tracce di Milik dal novembre 2015: è stato visionato prima dallo scouting di Belgio ed Olanda, poi dal capo del settore ed infine dal direttore sportivo e dall’allenatore. All’Europeo, poi, ha dimostrato di saper reggere le pressioni e il Napoli ha deciso di puntare su di lui. Milik ha dimostrato caparbietà e determinazione. Parla quattro lingue – polacco, inglese, tedesco e olandese – e presto se la caverà anche con l’italiano. Lui non pensa ad Higuain, vuole dimostrare il suo valore. A Napoli la vera figura di culto è Diego Armando Maradona e sarebbe bello se Arek riuscisse a costruire una bella storia con il Napoli”.
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Fonte: Repubblica