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Inter, operazione Pescara: ora tocca a Joao Mario

Inter, operazione Pescara: ora tocca a Joao MarioJoao Mario in azione con il Portogallo contro Mehmedi (afp) MILANO – Frank De Boer dopo aver riabbracciato nei giorni scorsi Medel e Jovetic, questa mattina ha ritrovato anche i nazionali ‘europei’, tra i quali c’è Joao Mario, che per la sfida di domenica contro il Pescara potrebbe debuttare in maglia nerazzurra. Lui è pronto: “Il primo giorno – dice – è stato molto positivo e ora voglio prepararmi al meglio per la partita con il Pescara. La Serie A è molto competitiva. Abbiamo tanto lavoro da fare, ma insieme possiamo raggiunge il nostro obiettivo”. Giovedì sono attesi i sudamericani, poi il tecnico olandese potrà iniziare a preparare la gara in programma all’Adriatico anche tatticamente, e orientare le scelte per gli undici titolari, senza dimenticare di equilibrare le forze perché quattro giorni dopo l’Inter giocherà in Europa League contro l’Hapoel Be’er Sheva al Meazza e il 18 con la Juventus sempre a San Siro. Le prime due uscite in campionato contro Chievo e Palermo hanno evidenziato che il gruppo ha necessità di lavorare ancora molto.

Per l’allenatore, che ha chiesto un mese di tempo, gli aspetti da sistemare sono diversi. Il nodo più spinoso è la fase difensiva. Dove gli elementi a disposizione sono pochi e non congeniali al sistema di De Boer. Nonostante la società abbia speso più di 100 milioni per il mercato, infatti, in difesa l’unico rinforzo è stato Cristian Ansaldi. Un problema per il tecnico, che predilige un gioco dove i terzini devono essere presenti in ogni situazione. Di fatto, forse, il solo Ansaldi risponde a questa esigenza. Davide Santon difetta nello stringere troppo il campo fin dalle prime battute, Danilo D’Ambrosio resta troppo basso nello svolgimento della manovra e Yuto Nagatomo soffre a livello tecnico. Anche per questo nasce l’idea dell’allenatore di valutare Senna Miangue. Nei venti minuti giocati contro il Palermo il belga ha lasciato intravedere forza fisica e propensione a guadagnare il fondo. Con i centrali De Boer non è messo meglio, ma, in questo caso per mancanza di alternative. Marco Andreolli è reduce da un grave infortunio al tendine d’Achille e andrà valutato, mentre Andrea Ranocchia è stato spesso protagonista di prestazioni poco rassicuranti. L’idea potrebbe essere Gary Medel, che quando chiamato in difesa non ha mai deluso.

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Fonte: Repubblica

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