E anche tecnica, perché non rientravano più nei piani di Sousa. “Avevamo degli obiettivi complicati da raggiungere – dichiara Corvino nella conferenza stampa di fine mercato insieme al dt Freitas – seguendo le linee guida che ci eravamo dati. Lo squilibrio economico, quello tecnico e il fair play finanziario: dalle ultime sessioni avevamo una passività di quasi 40 mln di euro e dovevamo tenere conto anche di questo”.
Il vostro obiettivo è sempre stato quello di mantenere i big: e Alonso?
“Vista l’offerta non potevamo far finta di niente. Abbiamo fatto 30 e non 31 ma abbiamo rinunciato a offerte importanti per Vecino, Bernardeschi, Badelj, Astori, Borja Valero e Kalinic”.
Come è nata l’idea di riprendere Jovetic?
“Abbiamo cercato di finalizzare questa idea, facendo di tutto ma senza voler fare favori a nessuno. All’ultimo momento l’Inter ci ha detto che per ordine della loro società non poteva essere ceduto”.
C’è stata una collaborazione diretta con Paulo Sousa?
“Quel che ho detto a voi l’ho riferito anche al tecnico. Abbiamo fatto questo percorso in due mesi, ribadendo i nostri obiettivi e le linee guida. E’ stato tutto condiviso: eravamo impreparati a cedere Alonso, pensavamo di tenerlo ma sarei stato uno scemo a non chiudere quell’operazione. L’unico calciatore che non conosceva era Maxi Olivera ma non avrei potuto chiudere l’affare Alonso senza prendere il sostituto. Come lui si fida di me, io mi fido di lui. E’ stato un mercato a braccetto con l’allenatore”.
Perché non è stata fatta un’operazione con parte dei soldi di Alonso?
“Non cerco operazioni ad effetto. Non prendo Jovetic per fare un favore a qualcuno e non voglio prendere in giro i tifosi. Se ci sono le condizioni per fare un’operazione la faccio, altrimenti niente. Faremo qualcosa di importante quando avremo del tempo per poterlo fare. Parte dei soldi sono stati investiti su Maxi Olivera, poi se qualcuno non lo conosce è un problema suo”.
Come è nata l’idea di Sportiello all’ultimo giorno?
“Mi viene da sorridere perché ho detto a tutti coloro che mi hanno chiamato e cercato ieri che questa era una bufala. Ci veniva proposto il giocatore ma non eravamo interessati. Abbiamo fiducia nei tre portieri che abbiamo”.
La Fiorentina si è rafforzata o indebolita dopo questa sessione?
“Avere una squadra competitiva era l’impegno di inizio stagione, che può giocarsela con tutte senza pensare al piazzamento finale. Abbiamo mantenuto tutti i titolari tranne uno e questo è un segnale importante. E’ vero che ci sono alternative che pochi conoscono ma abbiamo tenuto conto anche del futuro”.
Qual è la scommessa sulla quale punta di più?
“Credo l’operazione Tello sia stata la più estenuante, soprattutto perché abbiamo inserito il diritto di riscatto e non è stato facile. Maganjic (classe ’99) è un fiore all’occhiello perché tutta Europa lo voleva. Così come il giovane primavera Chrzanowski, sempre classe ’99”.
Adesso la Fiorentina è attrezzata per vincere un trofeo?
“Mi auguro di poter raggiungere questo traguardo il prima possibile, non è detto che questo avvenga il primo anno. Finché io sarò qui, questo rientra nei nostri obiettivi”.
Lei parla di calciomercato drogato, perché?
“Ho visto della flanella pagata per seta pur di dimostrare che si è fatto qualcosa, mentre altri comprano seta per lana”.
Fiorentina
- Protagonisti:
- Pantaleo Corvino
Fonte: Repubblica