Inter, De Boer: ”L’obiettivo è la Champions. Joao Mario e Gabigol grandi colpi”
Frank De Boer (ansa) MILANO – Tutti ad Appiano, centro sportivo dell’Inter, per la rifinitura in vista della sfida contro il Palermo in programma domani alle 18 a San Siro. Zhang Jindong, proprietario del club, il figlio Steven, i consiglieri Ren Jun e Yang Yang, con loro il presidente Erick Thohir, ma soprattutto Joao Mario, che contro i siciliani siederà in tribuna al Meazza. Per i vertici societari una visita di circa un’ora e mezza poi un pranzo con Massimo Moratti. Nel quartier generale dei nerazzurri il presidente di Suning ha incontrato per la prima volta la squadra a e il tecnico De Boer. “E’ stato bello incontrare mister Zhang, abbiamo visto anche Thohir. Tutti e due ci hanno sottolineato il loro supporto. Il nostro obiettivo primario sarà far tornare l’Inter nella posizione che gli compete”, ha detto l’allenatore, che non dà indicazioni sulla formazione, poi sottolinea: “Sono contento della squadra che ho. Domani sarà fondamentale dare segnali positivi”.
Intanto, Gabigol è tornato in Brasile per unirsi alla nazionale, il giocatore a meno di clamorose sorprese tornerà a Milano a settembre – dopo la pausa per le nazionali – per restarci.
Sono arrivati Gabigol e Joao Mario, è soddisfatto?
“Sono sempre interessanti i giocatori importanti, ma non sono ancora certi al 100 percento, quindi non posso dire nulla”.
Quali sono gli errori visti a Verona da non ripetere?
“Contro il Chievo non abbiamo giocato al meglio, nel primo tempo ho visto una buona gara, ma nella ripresa abbiamo sofferto la condizione fisica. Ci siamo allenati bene, speriamo di essere più equilibrati”.
Quale idea si è fatto del gruppo dopo 2 settimane di lavoro?
“Ci vuole tempo, dopo essere stato qui soltanto 10 giorni non era facile, bisogna rispettare una nuova cultura legata all’Inter e all’Italia in generale. Ci vuole tempo, ora ho un’idea più chiara della situazione, anche il gruppo ha più facilità nel rispettare ciò che io e chi lavora per me vogliamo. Speriamo ci siano miglioramenti di settimana in settimana”.
I due nuovi acquisti hanno portato entusiasmo, ci vuole prudenza per parlare di scudetto?
“Dobbiamo migliorare di settimana in settimana, i giocatori devono mostrare l’orgoglio per questa maglia. Domani troveremo un’Inter diversa, ma non siamo ancora al top. Sono convinto che potremo arrivare in Champions quest’anno, chiaramente dobbiamo migliorare fisicamente perché per il mio gioco ci vuole una condizione fisica ottimale”.
Contro il Palermo Banega potrebbe giocare da regista davanti alla difesa? Quali ruoli possono ricoprire Joao Mario e Gabigol?
“Sulla formazione non dico nulla. Joao Mario può stare in tutte le posizione di centrocampo, Gabigol può giocare in tutte le posizioni in attacco”.
Domani è il suo esordio a San Siro…
“Sarà una gara fondamentale e dobbiamo dare segnali positivi. La prima partita è sempre importante per questo voglio vedere i giocatori dare il 100 percento. I tifosi sono importanti e anche se a volte faccio degli errori vorrei che tutti restassimo uniti”.
Quanto è importante dare certezze ai giocatori sul modulo?
“Abbiamo una buona squadra, esperta, ci sono calciatori che sono stati in club differenti e hanno utilizzato tanti moduli diversi. Fanno la differenza i dettagli sicuramente. Bisogna capire qual è il momento giusto per cambiare. Bisogna arrivare ad avere degli automatismi, fare in modo che la squadra abbia certezze. La maggior parte delle nostre partite saranno improntate sul 4-3-3, miglior modulo per me per ottenere successi, ma per un allenatore è importante capire quando è necessario cambiare modulo”.
La diffidenza dell’opinione pubblica verso di lei dopo la sconfitta a Verona è uno stimolo?
“Sì perché sono convinto di poter arrivare al successo e credo molto nel progetto dell’Inter”.
Con l’arrivo di Gabigol e Joao Mario il mercato dell’Inter è completo?
“Non parlo di questo perché può influenzare la partita o i singoli giocatori. Abbiamo una squadra forte e giocatori validi. Sono contento della squadra che ho”.
Per il suo gioco ha detto che ci vuole una condizione ottimale, quanto vedremo questa condizione nell’Inter?
“I miglioramenti ci sono stati. La mia filosofia richiede un’importante condizione fisica, ma ogni giocatore deve essere trattato singolarmente. Abbiamo dato ad ognuno delle regole da seguire”.
Il girone di Europa League come lo vede?
“E’ un girone valido con squadre valide, il Southampton è migliorato molto negli ultimi anni, è una squadra da non sottovalutare. Lo Sparta Praga gioca sempre in Champions, è esperta e difficile da battere, l’Hapoel è una squadra da rispettare”.
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Fonte: Repubblica