Antonio Corbo: “E’ stato un errore inammissibile schierare Insigne titolare con un Mertens in grande forma”
ANTONIO CORBO, giornalista de La Repubblica: “La situazione del Napoli è positiva quando la società riesce a lavorare in silenzio, con grande tranquillità. Quando invece la società occupa la scena c’è sempre troppa confusione. Il 13 luglio Higuain s’è offerto alla Juve e da quel momento il Napoli ha perso la testa. Bisogna pensare che questo evento, prevedibile ma inatteso, almeno da De Laurentiis, abbia fatto saltare tutti i conti ed i progetti, che forse mancavano a prescindere. La partenza di Higuain andava prevista ben prima dato che esisteva una clausola rescissoria. La verità è che il Napoli non ha mai avuto un piano alternativo al Pipita. È stata una grossa ingenuità far coincidere il mercato coi rinnovi. De Laurentiis, però, resta un grande presidente. Tutto il calcio italiano è ormai sballato, ha improvvisazione, leggerezza, debolezze. Solo per quanto riguarda la Serie A, il calcio italiano ha un miliardo di debiti con le banche. È un calcio amministrato male, pieno di calciatori stranieri, coi vivai soffocati ed inespressi. Col Pescara non ha funzionato la conoscenza dei calciatori e la capacità di cambiare in corsa. Il Napoli ha giocato partite amichevoli con squadre discrete imbottite di riserve. Nessuno si è preoccupato, tra i giornalisti, a dire che quelle squadre avevano appena 2-3 titolari rispetto alla formazione tipo. Il Napoli si è illuso di avere la stessa squadra dell’anno scorso ed è entrata in campo con presunzione e non ha capito più nulla. Quando Gabbiadini entrava nel Napoli aveva momenti di chiara sofferenza, non riusciva a soddisfare le attese sue e del pubblico perché era considerato incompatibile col gioco di Sarri. Il 4-3-3 impone alla punta centrale un compito strategico molto complesso, richiede di arretrare, di giocare per e con la squadra. Lo scorso anno Higuain lo faceva benissimo perché è un centravanti atipico, finalizzatore ma anche regista offensivo. Bacca poteva essere il giocatore giusto per questo Napoli. La verità è che al Napoli manca la mente tecnica, un dirigente alla Sabatini della Roma. Quando De Laurentiis retrocede al ruolo di direttore sportivo purtroppo si vedono i suoi limiti. Un personaggio chiave del Napoli in passato è stato Fusco, consigliere occulto di Benitez. Ogni club dovrebbe avere specialisti che capiscano di calcio giocato. Zaza? Non voglio dare giudizi sui nomi che circolano, parlo sempre dopo. Se arriva sarà ben inserito. Sarri, che ha fatto cose meravigliose, ha un grande limite: utilizza sempre lo stesso modulo e gli stessi giocatori. Sono curioso di vedere cosa accadrà ora che il centrocampo ha sei grandi interpreti. Per diventare grande, la mediana dovrebbe essere composta ogni domenica dai tre migliori, non sempre dagli stessi. Quando si parla di Higuain si dice tutto il male possibile, dimenticando le doti dell’argentino, i suoi tanti gol; di Hamsik, invece, sappiamo tutto: è discontinuo come il faro di un porto, quando le cose vanno bene e la squadra è disposta 20-30 metri avanti lui fa la mezzala offensiva e, se gli scappa un giocatore sul suo versante, c’è Koulibaly che lo riprende, dato che il Napoli è tutto sbilanciato in avanti. Dunque, dico ai tifosi: fate bene ad amare Hamsik che vuol giocare a vita nel Napoli, ma quando c’è da giudicare un giocatore facciamolo a prescindere dalle parole. Lo slovacco ha alternato partite stupende ad altre negative. A Pescara, ad esempio, Hamsik è stato il peggiore dei tre centrocampisti. La prima alternativa è Zielinski, che appena è entrato ha vivacizzato la manovra e s’è procurato un rigore, poi negatogli. Insigne, visto nelle ultime partite amichevoli, s’era preparato poco e male ed aveva avuto un rientro stressante per il rinnovo. E’ stato un errore inammissibile quello di schierarlo titolare con un Mertens in grande forma”.
Fonte: Radio Punto Zero