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Regoliamoci: quel rigore dato e ritirato al Napoli

MILAN-TORINO
Novità regolamentare poco pubblicizzata: in caso di fallo reciproco simultaneo va punito quello più grave, dal punto di vista disciplinare, fisico e tattico. Quindi in caso di identiche e contemporanee trattenute in area in teoria andrebbe dato rigore, posto ovviamente che si riesca a decifrare tutto. Paletta si strattona reciprocamente con Moretti prima e Belotti poi due volte. Nei primi due casi non succede nulla, nel terzo arriva il rigore – oltre al secondo giallo per Paletta – poi parato da Donnarumma a Belotti stesso. Pochi dubbi invece sul rigore concesso precedentemente al Milan: Obi entra in ritardo su Bonaventura e lo stende con un’ancata.

PESCARA-NAPOLI
Episodio decisivo nel finale, sul 2-2. Dopo un angolo per il Napoli, Zielinski e Zuparic si avventano contemporaneamente su un pallone alto in area, il primo con la testa il secondo col piede, finendo per colpire l’avversario. Giacomelli concede il rigore, ma Rocchi lo induce a cambiare idea. Per l’addizionale numero uno, infatti c’è, stata prima una carica di Albiol sul portiere Bizzarri: può starci, anche se non è particolarmente vistosa. Subito dopo reclama un rigore il Napoli per una caduta di Mertens ma è lui – partito in sospetto fuorigioco – a commettere fallo sempre sul portiere che aveva una già mano sul pallone.

CHIEVO-INTER

In avvio Ranocchia perde palla al limite della propria area e poi la recupera intervenendo così su Meggiorini, occhio al contatto tra i piedi sinistri. L’arbitro Irrati lascia correre tra le proteste dei giocatori del Chievo. In effetti mancano punizione dal limite e cartellino rosso per il difensore.

ATALANTA-LAZIO
Nel primo tempo annullato giustramente all’Atalanta il gol del possibile 1-2, Toloi infatti sul passaggio di Paloschi è nettamente in fuorigioco.Regolari invece le posizioni di Kessié e di Petagna in occasione del secondo e del terzo gol dei padroni di casa.

PALERMO-SASSUOLO
Il Sassuolo passa in vantaggio su rigore: Berardi calcia due volte, prima su punizione poi sulla respinta, il pallone giunge a Defrel, in posizione regolare, sul quale commette nettamente fallo Rajkovic. E’ una spinta quindi in caso di occasione da gol sarebbe comunque da rosso, ma per l’abritro evidentemente l’azione non è abbastanza pericolosa.

BOLOGNA-CROTONE
Superimpegno per l’assistente De Pinto che nel primo tempo fa annullare due gol e toglie un rigore al Bologna: due decisione azzeccate su tre: giusto annullare il gol di Destro, partito in fuorigioco al momento del tiro di Nagy respinto da Cordaz. Era regolare invece il gol del neo acquisto Krejci, tenuto in gioco da Sampririsi al momento del lancio di Verdi. Rigore concesso da Gavillucci per fallo di Cordaz su Verdi, ma l’attaccante del Bologna era in fuorigioco: non sul passaggio di Destro bensì sul tocco successivo di Taider…

EMPOLI-SAMPDORIA
L’Empoli chiude in dieci per l’espulsione di Maccarone nel finale. L’attaccante dopo aver reclamato con l’arbitro per un fallo contro non sanzionato entra -per dirla con il regolamento – con vigoria sporoprzionata su Barreto. Rosso inevitabile.

ROMA-UDINESE
Legittimi entrambi i rigori concessi alla Roma da Di Bello: più vistoso in diretta che al replay quello provocato da Danilo con una scivolata avventurosa su Dzeko, che peraltro era partito leggermente in fuorigioco. Tanto leggermente che – almeno stando al primo protocollo del cosiddetto VAR – in un caso così non sarebbe possibile rivedere la decisione con la moviola in campo, prevista solo per errori evidenti. Curiosità legata al nuovo regolamento sul secondo rigore: Di Bello giudica non da chiara occasione da gol l’azione di Salah, altrimenti il fallo di Badu, una spinta, sarebbe stato comunque da rosso, come prima delle modifiche. Per l’arbitro peraltro l’azione non è neanche pericolosa perché il pallone secondo lui – si legge dal labiale – è destinato ad uscire. Infatti non estrae neanche il giallo. In avvio sullo 0-0 contatto innocuo tra Emerson Palmieri e Widmer: giusto lasciar proseguire.

JUVENTUS-FIORENTINA
Prima giornata e primo capitolo del tormentone fallo di mano. Anche nell’ultimo raduno gli arbitri hanno ripassato e discusso a fondo i parametri per valutarne la volontarietà e dunque la punibilità ribadendo che un braccio alto e/o largo non necessariamente è falloso. E’ il caso di Astori sullo 0-0: il pallone colpito col piede gli rimbalza sul braccio che però ha una posizione e un movimento del tutto naturali. Massa, per lui esordio prestigioso e grandi aspettative del designatore Messina, sceglie un metro permissivo, ma qualche entrata, soprattutto questa di Chiellini su Kalinic, meritava maggiore severità. Sospetto a inizio ripresa in area viola quando Gonzalo sembra lisciare il pallone e colpire in pieno Dybala, ma le immagini non permettono di dare certezze.

Fonte: SkySport

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