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Juventus, Allegri non si accontenta. Mercato, spunta Bakayoko

TORINO – Un gol pesante. In tutti i sensi. A Gonzalo Higuain sono bastati otto minuti e mezzo e una palla sporca per smentire tutti quelli che a Napoli gli avevano dato del “chiattone”, proprio per i suoi evidenti chili in più, “formalizzati” da un giro vita tutt’altro che scultoreo. Otto minuti e mezzo per toccare tre palloni e regalare i primi tre punti alla Juve. Otto minuti e mezzo per fare meglio della sua prima volta a Napoli (a secco nel debutto contro il Bologna, segnò la settimana successiva con il Chievo). Per stendere la Fiorentina, una vittima sacrificale se è vero che lui l’ha impallinata per la terza volta consecutiva in A (e la Juve per la quarta). Per far esplodere i suoi nuovi tifosi, archiviare la falsa partenza bianconera dell’anno scorso e intanto cominciare a giustificare quei 90 milioni spesi da Madama per il suo cartellino. E per eguagliare le prodezze di Tevez, Mandzukic e Dybala, tutti in gol all’esordio in bianconero (reti ancora più pesanti, che sono valse due Supercoppe contro la Lazio).

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ALLEGRI: “ORA DIVENTIAMO ANCORA PIU’ SQUADRA” – Il fatto che il “Pipita” abbia già replicato a Torino il primo dei 36 gol segnati l’anno scorso in A è un’ottima notizia per Allegri: “Contento per questo inizio: siamo stati forti a livello caratteriale, ora lavorare per diventare ancora più squadra!”, ha twittato il tecnico, che dopo la seduta defaticante di questa mattina ha dato appuntamento ai suoi per martedì. Nonostante la vittoria, la Juve è però sembrata incompiuta, incompleta. Manca qualcosa in quella terra di mezzo passata nel giro di due anni dal quartetto Pirlo-Vidal-Marchisio-Pogba a Lemina-Hernanes-Khedira-Asamoah, complici la lungodegenza di Marchisio e un acciacco di Pjanic, atteso dal primo minuto sabato in casa della Lazio. “Finito in campo, continuiamo con il rinforzo muscolare. Manca sempre meno”, ha scritto su Instagram il “Principino”, atteso non prima di novembre.

Certo, in Italia possono bastare (e forse avanzare) due come Khedira e Asamoah, di gran lunga i migliori in campo contro la Fiorentina. “Man of the match il mio fratellino AsaBob20”, ha twittato Chiellini. Se il ghanese è sembrato un nuovo felice acquisto, il senso tattico del tedesco non è una novità: è sempre al posto giusto al momento giusto. Ma per dare l’assalto all’Europa serve ancora un centrocampista “box to box”, come dicono in Inghilterra, un vice-Pogba tipo Matuidi.
TRA MATUIDI E LUIZ GUSTAVO SPUNTA BAKAYOKO – Ecco perché domani ripartirà l’assalto al mancino francese, valutato intorno ai 45 milioni dal Psg. Cifra giudicata esagerata dalla Signora che, forte di un’intesa con il mediano 29enne rappresentato da Raiola, cercherà di trovare un punto d’intesa con i parigini. I rapporti tesi dopo l’affaire-Coman consigliano però a Marotta di tenere viva l’alternativa Luiz Gustavo, brasiliano 29enne del Wolfsburg che però non convince a pieno in corso Galileo Ferraris. Attenzione anche al 22enne Tiemoué Bakayoko, indicato in orbita Juve dall’Equipe e dal suo procuratore Michel Boll. Il centrocampista del Monaco, il cui costo si aggira intorno ai 12 milioni, piace anche a Manchester United, Stoke City e West Bromwich. E’ in discesa invece la strada per Cuadrado, nuovamente relegato da Conte nella tribuna di Stamford Bridge. Lunedì la Juve conta di riportare il colombiano alla base bianconera in prestito secco per 3-4 milioni senza diritto o obbligo di riscatto. Cuadrado prenderà il posto che libererà Zaza, ormai un ex. “Gli troveremo una squadra ideale”, ha detto ieri l’ad Marotta, intenzionato a incassare circa 25 milioni dal Wolfsburg o dal West Ham. juventus

serie a
Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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