Stanchi della favola Leicester e dell’infinita narrativa che è stata fatta sul miracolo sportivo del secolo? Bene, perché c’è una nuova ‘fairytale’ alla quale appassionarsi e per la quale tifare. Arriva da un altro paese anglosassone – più precisamente dall’Irlanda – e questa settimana avrà il suo appuntamento con la storia. Si tratta del Dundalk, campione uscente di Premier Division Irlandese, che questa sera scenderà in campo contro il Legia Varsavia nell’ultimo turno Preliminare di Champions League. I Lilywithes infatti potrebbero diventare la prima squadra irlandese della storia a raggiungere i gironi di Champions League e allo stesso modo diventerebbero il primo club con il coefficiente Uefa più basso (2.590) ad approdare così avanti in Europa.
Sì ma il preliminare va ancora giocato, direte voi. Certo, quella del Dundalk è una favola ancora tutta da scrivere, ma per il club è già storia. Sicuramente dal punto di vista economico. Infatti il Dundalk, solo raggiungendo il terzo turno preliminare, ha già guadagnato oltre 5 milioni di euro. Esattamente 50 volte più di quanto guadagnato la scorsa stagione per la vittoria del titolo. Soldi ma soprattutto passione. Quella dei 23 ragazzi allenati da mister Kenny, tutti calciatori semiprofessionisti, pagati poche centinaia di sterline al mese e obbligati ad un secondo lavoro durante l’off-season. Una passione che passa dai sacrifici, ripagati però dal cammino stupefacente fatto finora in Champions League: al primo turno hanno battuto i campioni d’Islanda del Hafnarfjörður mentre al secondo hanno compiuto l’impresa più bella – fino ad oggi – della loro storia, eliminando il Bate Borisov, detentore del titolo bielorusso. Insomma non sarà ancora una favola come il Leicester ma l’impresa compiuta fin’ora dal Dundalk ci si avvicina o quantomeno lascia ben sperare.
Una favola che viene da lontano però. Solamente quattro anni fa il club era finito in fondo alla classifica di Premier League Irlandese, in piena crisi economica. Una retrocessione avrebbe, forse, messo la parola fine al Dundalk. Ma il contemporaneo fallimento del Monaghan United riaccese la speranza dei tifosi, regalò la salvezza al club e spinse due uomini d’affari locali, Paul Brown e Andy Connolly, a prendere in consegna il club garantendo solidità economica. Una sopravvivenza fortunata che ben si sposa con l’incipit di una classica favola di magia. Ogni fiaba è un racconto di “riparazione” e forse il nuovo inizio dopo la grave crisi economica, che stava facendo sparire uno dei club più vincenti d’Irlanda, sembra proprio la “mancanza” perfetta che ha dato il via alla favola irlandese.
Dalla crisi è stato solo un risalire. Secondo posto nel 2013, vittoria del campionato nel 2014, dopo 19 anni di digiuno, – nel classico stereotipo del credito saldato con il karma – e successo bissato nel 2015. L’anno scorso proprio il Bate fermò il loro cammino in Champions, quasi fosse l’ennesimo passaggio obbligato nel racconto di questa favola: la sconfitta che precede la rivincita. Ora l’appuntamento è all’Aviva Stadium di Dublino, perchè l’Oriel Park di Dundalk è troppo piccolo (2.500 spettatori). Forse il giusto teatro dove mandare in scena il finale della ‘fairytale’ del Dundalk.
Fonte: Sky