Diomandè e Snodgrass affossano Ranieri: il Leicester campione cade contro l’Hull City
Ready, steady, go. Pronti, partenza, via, si parte. L’ora “X” è giunta, la Premier League è iniziata. E non poteva che cominciare con i Campioni in carica: il Leicester di Claudio Ranieri. Esordio fuori casa, “Kcom Stadium” la cornice, contro l’Hull City padrone di casa. Padrone di casa ma senza allenatore e con pochissimi giocatori a disposizione.
“Colpa” della proprietà, l’egiziano settantasettenne Assem Allam: dopo il no della FA al cambio di nome in Hull Tigers, ha deciso di chiudere i rubinetti. Zero sterline per la sua squadra, neopromossa in Premier League, nessun giocatore acquistato e anzi, rosa ridotta a dodici elementi a disposizione più cinque Under 21. E quei dodici calciatori, senza un allenatore sotto contratto per la stagione, hanno fatto l’impresa: Leicester ko 2-1, la caduta dei Campioni.
In panchina, solo per oggi, Mike Phelan, ex vice di Sir Alex Ferguson e di quel Steve Bruce che lo scorso 22 luglio ha rassegnato le dimissioni dall’Hull City. Contratto di una partita, e che partita. Giocata con attenzione, grinta, voglia. E premiata dai due gol, segnati da Diomandè a fine primo tempo (e forse Abel Hernandez, in una rovesciata doppia da cartone giapponese) e Snodgrass al 57esimo, con in mezzo il gol su rigore (fallo commesso fuori area) di Riyad Mahrez. Male le Foxes, specialmente Vardy, che spreca tanto e conclude poco.
Ko storico per il Leicester, visto che mai in Premier League la squadra vincitrice aveva perso all’esordio dell’anno seguente. Leicester che inizia male la sua stagione, vittoria e tre punti per lo sciagurato Hull, che senza una proprietà che investe, con i tifosi contro (almeno a inizio partita) e contro una squadra più forte ed attrezzata, vince ed è, per ora, primo in classifica. This is football, la magia del calcio, la magia della Premier League: l’Hull City batte il Leicester campione.