Gazzetta: “ADL non vuole equiparare lo stipendio di Insigne ad Hamsik. Ci si rivedrà….”
“Insigne avrebbe, anzi ha, tutti i crismi per diventare una bandiera del Napoli. Ammesso, però, che continui a sventolare: «Lui vuole essere un simbolo di questa squadra — ha detto a Crc uno dei suoi agenti, Fabio Andreotti —. Se non ci viene data questa possibilità, siamo pronti a togliere il disturbo». Parole forti, come forte è in questo momento il malumore del ragazzo. Non è una questione di soldi bensì di progetto tecnico. Il numero 24 vuole un ruolo da protagonista nel Napoli che verrà (in campo e fuori). Logico che questo comporti anche una gratificazione economica, che però appare come un effetto e non come la causa della diatriba in corso. Insigne è reduce dalla sua migliore stagione in termini realizzativi (12 reti), segna e sforna assist come e più di Hamsik, mentre De Laurentiis non vuole equipararlo, sotto il profilo dell’ingaggio e del prestigio, al capitano ma neppure a Callejon (che ha appena rinnovato). L’ultimo appuntamento tra le parti, andato in scena a Dimaro, non ha prodotto gli effetti sperati, nonostante Insigne aspettasse da un anno questo faccia a faccia. Mai i suoi agenti sono stati convocati nel corso della passata stagione e neppure sono stati ascoltati quando hanno riferito dell’interesse di alcuni grandi club stranieri (Atletico Madrid e Psg) che si erano detti disposti ad imbastire una trattativa con il Napoli. L’offerta del club parte da 2,5 milioni di euro. La richiesta è decisamente più alta, perché dallo stipendio dipende anche la considerazione di un calciatore. Discorso simile per l’eventuale clausola rescissoria che De Laurentiis vorrebbe inserire nel nuovo contratto: non può essere «alla Higuain» se il Napoli poi intende dare a Insigne meno della metà di quanto guadagnava l’argentino. Ci si rivedrà, non si sa però ancora quando”.
Così la Gazzetta dello Sport sul caso Insigne.