Fiorentina, estate da brividi: tante sconfitte e un mercato che non decolla

Badelj, richiesto dal Milan (agf) FIRENZE – Nove gol subiti, due realizzati in quattro gare. Basterebbe questo dato per capire che il pre campionato della Fiorentina non è esattamente esaltante. dopo il ritiro di Moena, dove i viola avevano affrontato e battuto formazioni non all’altezza (fatta eccezione per il Trapani di Serse Cosmi), Sousa si è dovuto arrendere prima al Cesena (2-0), poi agli spagnoli del Celta Vigo al Franchi (0-1) prima del doppio ko in terra austriaca con Bayer Leverkusen e Schalke con lo stesso risultato (3-1). Un campanello d’allarme se si considera come il portoghese abbia potuto contare in queste ultime due sfide sula formazione titolare, coi nazionali tornati dalle vacanze e reduci da europei e Copa America. Due gol di Kalinic e una difesa che traballa a ogni incursione avversaria. Così proprio non può andare e Sousa pare saperlo da tempo. Volto tirato, occhi bassi e pensiero che si sposta sul campo.
Nient’altro, al resto ci pensa la società.  Che non a caso è al lavoro per poter regalare al tecnico lusitano quegli innesti tanto desiderati. O almeno attesi. Il più vicino pare essere Carlos Sanchez, centrocampista colombiano 30 enne dell’Aston Villa. Poi c’è Vedran Corluka, difensore croato (stessa età di Sanchez), del Lokomotiv Mosca. Infine Paolo Faragò, centrocampista classe ’93 del Novara. 

CORVINO IN DUPLICE MISSIONE – Fronti caldi sui quali spingere e pressare il più possibile. Corvino in questo è un maestro: attende con pazienza, si confronta con Sousa, ne discute con la proprietà e poi quando possibile tenta il blitz. Così sta convincendo Corluka, con un ingaggio ancora troppo alto per gli standard imposti dai Della Valle ma con quell’ottimismo tipico di chi saggiamente aspetta, convinto di potercela fare. L’obiettivo più grande, e anche dichiarato dal presidente esecutivo Cognigni, è quello di mantenere la rosa inalterata con tutti i big all’interno. Missione molto complicata, di quelle che tolgono il sonno. Perché sui vari Kalinic, Badelj, Vecino e Borja Valero ci sono gli occhi puntati delle big italiane. Sul bomber croato c’è da tempo il Napoli, che non ha mai mollato la presa e che ci proverà fino all’ultimo istante. Stesso copione dei partenopei sul centrocampista uruguaiano, pupillo di Sarri e nome sulla lista degli azzurri da mesi. Sul croato Badelj, invece, c’è il Milan. Il centrocampista piace, e tanto, a Vincenzo Montella che l’ha avuto a Firenze: è un obiettivo concreto ma la Fiorentina non intende cederlo per il momento. Troppo importante per il gioco viola e troppi pochi i soldi offerti dai rossoneri (8-10 mln di euro) per arrivare a lui. Infine Borja Valero, uno che dalle parti di Trigoria vorrebbero vedere presto in giallorosso. Corvino tiene e resiste, con tutte le forze possibili. 

GOMEZ E BABA, LA SITUAZIONE – Infine i casi spinosi. Mario Gomez e Khouma Babacar, attaccanti che di fatto non rientrano più nei piani della società e di Paulo Sousa. Il tedesco, col suo stipendio faraonico, ha già fatto sapere di non voler tornare a Firenze. E d’altro canto Corvino è al lavoro per accontentare tutti: destinazione gradita Super Mario (che non vuol tornare al Besiktas) e 4-5 mln di euro per la Fiorentina. Sarà un lungo tira e molla, visto che il tedesco punta a liberarsi fin da subito. Ma il muro contro muro è uno scenario ancora lontano: Gomez sta recuperando dall’infortunio subìto contro l’Italia negli Europei in Francia. Ancora qualche giorno e potrebbe tornare a disposizione proprio dei viola, perché per contratto dovrebbe allenarsi a Firenze. Già. L’altro caso riguarda Babacar, che reduce da un un infortunio rimediato al termine della passata stagione, sta stentando in questo pre campionato. E tutto ciò non aiuta a piazzarlo sul mercato a una cifra che i viola vorrebbero intorno ai 12-13 mln di euro. Per il momento soltanto richieste di prestito, ci sarà tempo per riparlarne. E sullo sfondo, dopo l’amichevole di sabato col Valencia, la prima di campionato. Sabato 20 agosto, a Torino. Contro la Juventus. Già, proprio lei.

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Fonte: Repubblica