Pierpaolo Marino: “Hamsik ha sentimenti veri, è una bandiera. Sportiello giocatore pronto, Napoli merita lo Scudetto”
Dirigente di lungo corso, conoscitore della piazza partenopea e grande esperto di calciomercato, Pierpaolo Marino ha rilasciato un’intervista in esclusiva alla nostra redazione in cui ha parlato a lungo del caso Higuain, di calciomercato, del rinnovo di Marek Hamsik e, infine, del suo futuro.
Di seguito l’intervista completa.
Il Napoli ha gestito bene la vicenda Higuain?
“Il problema erano la clausola rescissoria e il mancato rinnovo del contratto, con soli due anni dalla scadenza. Io ho i miei concetti sulla clausola rescissoria – esordisce Marino a Napolisoccer.net – e credo che un grande club non dovrebbe mai metterla. In Spagna è obbligatoria ma adoperano somme fantasiose”.
Lei che ha avuto modo di lavorare con Allodi e Ferlaino, come l’avrebbero gestita loro due?
“Allodi era un consulente del presidente Ferlaino, il quale ha gestito perfettamente la situazione con Maradona e lo ha fatto partire solo quando l’argentino era al tramonto della sua carriera. Ferlaino ha saputo amministrare e gestire bene la situazione Maradona – ricorda Marino a Napolisoccer.net – anche quando il “Diez” aveva richieste da Milan, Juventus e Real Madrid”.
Molti calciatori dopo essere andati via da Napoli danno le colpe del proprio addio al presidente De Laurentiis. Lei che ha avuto modo di lavorarci, ci spiega che persona è?
“È impossibile spiegare De Laurentiis in due parole… Io credo che queste dichiarazioni siano solo parole di circostanza, e che dietro ci siano addii per andare a prendere ingaggi superiori. La Juventus ci ha insegnato che non si mettono le clausole rescissorie, perché con esse si possono indebolire le avversarie, acquistando i loro calciatori più forti e rappresentativi. Il potere d’acquisto dei 90 milioni – sostiene Marino a Napolisoccer.net – fa sì che quello che spendi ora non sia mai equivalente al valore reale del calciatore che compri. Se Higuain vale 90 milioni ed Icardi non sarà lasciato partire per meno di 60, vuol dire che è un mercato un po’ drogato. È più facile vendere senza senza la clausola, la Juventus lo dimostra: dalla cessione di Pogba potrebbe riuscire a guadagnare 120 milioni”.
Come dovrebbe spendere il Napoli i soldi della cessione di Higuain e degli introiti Champions?
“Il Napoli deve spendere molto nel mercato, altrimenti paga tasse infinite. Ma il problema ora è che se il Napoli si avvicina a un giocatore, tutti i club sanno che ha questi soldi e chiedono cifre esorbitanti. Per questo motivo ritengo che sia giusto prima comprare e poi vedere. Questa cosa della cessione di Higuain andava programmata meglio. La Juventus ha prima comprato cinque calciatori, e poi ha venduto Pogba”.
Marek Hamsik è l’unico giocatore della sua gestione, insieme a Maggio, ad essere rimasto a Napoli. Come mai lo slovacco non è mai andato via?
“Marek è un grande campione, molto educato, umile e con sentimenti veri. La sua famiglia gli ha trasmesso dei valori attraverso i quali può capire cosa vuol dire avere un senso di appartenenza alla maglia. Hamsik rappresenta quei giocatori bandiera che esistevano un tempo – dichiara Marino a Napolisoccer.net – come Riva, Rivera o Mazzola. Come nacque l’acquisto di Hamsik? Carratelli ci ha scritto un libro su questa cosa. Andai a vedere il Brescia per prendere Milanetto ma a dieci minuti dalla fine entrò questo ragazzo, che aveva la cresta come mio figlio, e catturò la mia attenzione”.
In un eventuale scambio Sepe-Sportiello, chi ci guadagnerebbe di più tra Napoli e Atalanta?
“Sepe debuttò in Serie A contro la Fiorentina a causa dell’infortunio di tre portieri. Non credo sia uno scambio alla pari ma bisogna vedere quanto si spende a livello di conguaglio economico. Per me ci guadagna il Napoli – afferma Marino a Napolisoccer.net – perché Sportiello è un calciatore pronto per la Serie A avendo alle sue spalle già due campionati da protagonista. Sepe, a oggi, non è ancora riuscito a trovare una squadra che gli desse la giusta continuità”.
Novant’anni di Calcio Napoli, qual è l’augurio che fa club e quali ricordi porta con sé della sua seconda avventura partenopea?
“Il mio augurio è quello che il Napoli possa vincere lo scudetto, perché la piazza, la gente e i tifosi del Napoli lo meritano. Nella mia seconda esperienza azzurra siamo riusciti a portare il Napoli dalla C all’Europa – prosegue Marino a Napolisoccer.net – ma perdemmo la partita decisiva per poter accedere alla fase a gironi. Oggi tutti dicono che il Sassuolo è in Europa, ma ha solamente vinto la prima gara del preliminare di Europa League, non è arrivato nemmeno al punto dove uscì il mio Napoli”.
Cosa c’è nel suo futuro?
“Mi voglio riposare ancora. Se non arriva l’offerta giusta e non sento le migliori sensazioni non ritorno in pista. Ho avuto offerte da due club di A e uno di B ma non me la sono sentita di accettare; perché non c’erano i giusti presupposti per iniziare un percorso con questi club. Ritorno al Napoli? Io ho dato molto al Napoli – conclude Marino a Napolisoccer.net – al momento non è nei miei pensieri un ritorno al club azzurro”.
Fonte: NapoliSoccer.net